Sintesi dei diversi ambiti applicativi e riferimenti ai metaversi emergenti

Il Metaverso si conferma la parola chiave più discussa e controversa del momento, ma cosa c’è dietro gli annunci e le iniziative mediatiche che si succedono a ritmi crescenti? Risulta ormai evidente che non esisterà un solo Metaverso, ma diverse applicazioni in contesti e settori differenziati. L’articolo punta quindi a organizzare e descrivere i vari generi di Metaverso finora emersi, analizzati e toccati con mano. Carraro LAB sta infatti organizzando un corso specializzato su AR, VR e Metaverso, e sta realizzando numerose iniziative e soluzioni in questo ambito.

METAVERSO SOCIAL-GAME

A partire dal caso Second Life, sono numerosi gli esempi di Metaversi sviluppati con un motore 3D videogame e con funzionalità di interazione social. Questo genere di metaverso, scelto anche da Facebook- Meta, è caratterizzato da Avatar, da 3D chat e da funzioni User Generated Content che permettono agli utenti di costruire ambienti. In molti casi gli utenti possono acquistare terreni (land) e beni virtuali in NFT.  I Metaversi del genere social-game più famosi sono una evoluzione di videogame di ruolo multiplayer online (MOORPG). Normalmente non sono ambienti standard  cross-device: non tutti permettono di accedere da PC, mobile e visori VR e in molti casi richiedono di scaricare APP. Il modello economico è centrato sugli utenti finali, che possono diventare oggetto di strategie di marketing (social media) oppure acquirenti di experience videoludiche (videogame)

Video sintesi dei Metaversi del genere Social.Game

CARRARO LAB ha sviluppato iniziative e isole in Second Life, come quelle di Nike e Inter, e la performance della Serata Futurista. Di recente sono stati realizzati progetti all’interno di metaversi social-game come Spatial.

METAVERSO INTERNET 3.0

Il Metaverso viene descritto come evoluzione 3D di Internet, che dalla fase web 2.0 passa alla 3.0, caratterizzata dalla integrazione di realtà virtuale e aumentata nei browser.

Immaginiamo quindi un genere di Metaverso inteso come l’evoluzione degli attuali siti e portali 2D, nati nella fase del flat design responsive, in ambienti tridimensionali collegati e interoperabili. Si è costituito il Metaverse Standard Forum, che riunisce le principali organizzazioni e aziende del settore, per definire gli standard, inclusivi e aperti, del Metaverso su Internet 3.0.

Le tecnologie abilitanti per i siti web 3D sono ad esempio, le librerie grafiche WebGL e WebXR e i formati interoperabili come glTF.  Gli utenti accedono direttamente ai metaversi 3D website mediante link da web browser, senza dover scaricare APP o plug-in.

Il Metaverso web 3D è molto adatto ad aziende e istituzioni, che possono realizzare asset digitali proprietari, pubblicati su domini internet privati, sotto il loro controllo e personalizzati con l’immagine del Brand. Il metaverso web 3D è la soluzione ideale per il marketing rivolto ad un’utenza ampia (non solo videogamers). Per raggiungere un elevato realismo, si utilizzano soluzioni come la foto 360, il video 360 e la fotogrammetria. Il modello economico è basato sugli investimenti delle aziende e degli enti pubblici che intendono creare propri asset virtuali, supportate da agenzie e sviluppatori che offrono contenuti e piattaforme.

Il progetto Earth 2050 di Kaspersky, sviluppato in standard weGL

CARRARO LAB ha sviluppato META REALITY, una gamma di soluzioni Metaverso basate sugli standard Internet 3.0, e diversi progetti per Brand con le seguenti caratteristiche: proprietari, cross-device, brandizzati, accessibili da browser.

METAVERSO DIGITAL TWIN

Per il settore industriale e militare il genere di metaverso piú pertinente è quello basato sul digital twin. Repliche di  reti di distribuzione dell’energia, magazzini, fabbriche, apparati militari,  vengono collegate a sensori IOT (Internet Of Things) che raccolgono e trasmettono dati in modalità bidirezionale e permettono di creare simulazioni predittive, e riproduzioni dei processi. Il metaverso industriale si realizza anche in realtà aumentata, sovrapposta al mondo fisico, per finalità di monitoraggio, cooperazione e manutenzione. Tra i più grandi progetti a livello mondiale vanno citati il Synthetic Training Environment dell’esercito degli Stati Uniti (STE) e la piattaforma Xcelerator di Siemens.

Il metaverso militare “Synthetic Training Environment” dell’esercito USA

CARRARO LAB ha realizzato un simulatore dell’Aeroporto di Fiumicino che riproduce in tempo reale il sedime aeroportuale con tutti i mezzi aerei e di superficie in movimento, e il modello 3D di Fiera Milano con gli stand generati in 3D da dati GeoJson, integrati con i contenuti aggiornati in tempo reale dagli espositori.

METAVERSO MIXED REALITY

La realtà aumentata per molti osservatori sarà una componente chiave del Metaverso. I progetti dei prossimi visori di realtà virtuale, sia di Apple che di Meta, tendono a privilegiare un approccio misto, permettendo sia la visione di ambienti totalmente virtuali (occlusivi) che quella della realtà che ci circonda arricchita da un livello aumentato (non occlusivi).

Tra i protagonisti dell’evoluzione verso il Metaverso in realtà aumentata c’è Niantic, azienda che ha creato il celebre AR game “Pokemon Go” e recentemente avviato il progetto Lightship.

La piattaforma di metaverso AR Lighship di Niantic

CARRARO LAB ha ideato la soluzione AUGMENTED INSTALLATION, in grado di creare ambienti aumentati nei quali più utenti possono entrare, muoversi, interagire e comunicare. Un metaverso Phygital.

METAVERSO SCIENTIFICO E COGNITIVO

Internet nasce al CERN di Ginevra come strumento di collaborazione tra scienziati. Anche il Metaverso avrà una evoluzione in ambito scientifico.
La NASA sta realizzando la Mars XR Challenge, dedicata alla simulazione di Marte. Un settore dove sono in corso progetti avanzati è quello medicale, in particolare nell’ambito della telemedicina con supporto 3D e nella simulazione di sale operatorie. Si sta sviluppando l’idea di una cartella clinica personale come “digital twin”, una copia 3D del paziente arricchita da metadati sanitari. In Italia sono stati sviluppati metaversi tecnico-scientifici nei laboratori del Politecnico di Milano e della Bicocca. Il progetto e-Archeo del Ministero della Cultura ha visto l’interazione collaborativa in ambienti 3D di archeologi, informatici, grafici, generando un ambiente virtuale aperto agli utenti finali.

Presentazione del progetto di Archeologia Virtuale e-Archeo

CARRARO LAB ha partecipato al progetto e-Archeo, ha sviluppato la piattaforma iHeritage, numerose enciclopedie virtuali (Omnia, Virtualis, Focus Encyclopedia) e collabora con diverse università italiane su progetti immersivi.

METAVERSO PER FORMAZIONE IMMERSIVA

I Metaversi possono avere una declinazione e funzione formativa. La capacità di simulare realtà con un notevole realismo (visivo, acustico, dinamico) consente alla realtà virtuale di far percepire al cervello informazioni artificiali. Possiamo indurre percezioni, ambienti, esperienze, modulando anche i diversi canali sensoriali. Nel caso dei corsi di addestramento, queste esperienze virtuali vengono trasferite nel comportamento quotidiano delle persone.

Esistono già sperimentazioni di Metaversi formativi, come ad esempio in Italia la soluzione “Edmondo” di Indire.

Interessante il progetto Google Expeditions, basato su visori cardboard e una App per smartphone, in grado di creare esperienze virtuali condivise in classe, oggi non più disponibile, mentre invece è accessibile l’offerta di Class VR.

Tra i più controversi investimenti di Zuckerberg va citato quello in WITH IN, società specializzata nella produzione di contenuti virtuali di qualità, anche educativi.

La piattaforma immersiva educativa Edmondo di Indire

CARRARO LAB ha realizzato numerosi progetti di formazione immersiva, anche attraverso ambienti virtuali condivisi on line  e offline tra docenti e studenti, sia per aziende (Bridgestone, Eni Corporate University, Saef… ) che per istituzioni educative (Indire, Università Bicocca, Unicusano, Comitis…).

METAVERSO PROFESSIONALE-COLLABORATIVO

Un aspetto rilevante del Metaverso è quello professionale. Il lavoro da remoto è diventato una realtà di massa, in particolare durante e dopo la pandemia, e giustifica lo sviluppo di nuove soluzioni virtuali.

Il progetto Workplace – Infinite Office di Meta ha l’ambizione di offrire un ufficio virtuale privato, con uno spazio condiviso e senza limiti, pensato per una nuova generazione di visori di Realtà Virtuale confortevoli e utilizzabili per molte ore. I dispositivi fisici (tastiere, cellulari) vengono sincronizzati nell’ufficio virtuale, mentre funzionalità di realtà aumentata permettono comunque di vedere in  trasparenza anche il luogo fisico in cui ci troviamo, permettendo in ogni momento di passare dalla realtà fisica a quella virtuale.

Mesh è invece la piattaforma di collaborazione e comunicazione sviluppata da Microsoft, che intende integrare la collaborazione virtuale e aumentata su diversi  dispositivi, dai visori VR, agli occhiali AR come Hololens, ai PC e agli smartphone

Il progetto Infinite Office di Meta

CARRARO LAB ha sviluppato la piattaforma IMMERSIVE MEETING, l’anello di congiunzione tra la videocomunicazione e le esperienze immersive, che permette di comunicare in videoconfernce mentre si interagisce all’interno di ambienti virtuali.

METAVERSO SMART CITY

Il Metaverso si sta sviluppando anche nel settore urbanistico, dove da tempo si sono realizzate copie virtuali di città intelligenti che grazie all’analisi dei big data consentono di anticipare potenziali sfide future.
Nel 2021, Seoul ha annunciato un ingente investimento per creare un Metaverso finalizzato a gestire vari servizi municipali. Cittadini, turisti e imprese a Seoul potranno beneficiare di questo metaverso per interagire digitalmente con l’amministrazione locale.
Las Vegas, New York e Los Angeles vogliono utilizzare le tecnologie del metaverso per migliorare la sostenibilità della propria mobilità. Dubai ha presentato un piano che prevede di moltiplicare per cinque le aziende nel campo della blockchain e del Metaverse e creare oltre 40.000 posti di lavoro entro il 2030.
Ha destato un vivace dibattito il progetto saudita di realizzare una versione virtuale della Mecca in cui realizzare pellegrinaggi in modalità metaverso. L’iniziativa Pietra Nera Virtuale è stata lanciata dallo sceicco Abdul Rahman Al Sudais, capo della Presidenza per gli Affari della Due Sante Moschee, e consente di vedere e toccare virtualmente la pietra prima del pellegrinaggio a La Mecca. Tuttavia, l’iniziativa della Ka’aba virtuale ha suscitato polemiche tra alcuni musulmani di tutto il mondo, che si sono chiesti sui social media se “eseguire l’hajj nel metaverso” possa essere considerato un “vero culto”.

Il metaverso Smart City della città di Seul

CARRARO LAB ha sviluppato la piattaforma EXPO 2015 IMMERSIVE EXPERIENCE, con la riproduzione virtuale della cittadella espositiva, anticipata in 3D ai paesi partecipanti, e con la sperimentazione di oltre 1 milione di persone che hanno provato i visori di realtà virtuale. Un progetto significativo è il portale immersivo Ecosistema Taranto

METAVERSO TRANSATTIVO NTF

I Metaversi coniano e scambiano monete virtuali, a partire dal Linden Dollar di Second Life. Gli NFT (Not Fungible Token) attraverso la tecnologia blockchain, consentono di rendere unici gli asset digitali, altrimenti riproducibili in modo incontrollato. Gli NFT sono acquistabili e rivendibili attraverso apposite piattaforme. Un esempio di NFT sono gli abiti digitali di The Fabricant, giovane azienda di fashion designer olandesi, che utilizzano gli NFT per generare nuove opportunità di business in ambienti virtuali che prima non esistevano. Gli investimenti nei Metaversi si concentrano su diverse merci virtuali: i terreni (definiti Land, Estate o in altro modo) che acquisiscono valore anche in relazione alla posizione all’interno del singolo Metaverso, altri beni di lusso, ad esempio Yacht 3D, ma anche indumenti e accessori virtuali. Molto interessante il settore delle opere d’arte contemporanea vendute con NFT, che sta generando un canale alternativo a quello delle gallerie.
Sono emerse tuttavia numerose controversie, relative all’utilizzo di NFT per realizzare truffe in ambito finanziario e fiscale.

La piattaforma Superworld con acquisiti di terreni in NFT

METAVERSO ARTISTICO

Il Metaverso è indubbiamente una opportunità creativa per gli artisti.  Lo sviluppo degli NFT sta offrendo all’arte contemporanea un canale distributivo e un modello di business aggiuntivo rispetto a quelli tradizionali delle gallerie. Anche in Second Life sono numerose le realizzazioni di mostre, installazioni e opere d’arte virtuale. In questo contesto le problematiche etiche, sociali e psicologiche sono decisamente limitate: la cifra dell’arte chiarisce in modo emblematico la funzione puramente intellettuale e creativa dell’ambiente sviluppato. Ci dobbiamo quindi aspettare un importante sviluppo del Metaverso in ambito artistico.

Carraro LAB ha realizzato eventi d’arte contemporanea in Second Life e un percorso di ricerca tra arte e informatica  esposto alla Biennale di Venezia e a Documenta a Kassel. Roberto Carraro è docente all’Accademia d’arte di Brera

METAVERSO TERAPEUTICO SANITARIO

La realtà virtuale e le tecnologie del metaverso stanno abilitando un’ampia gamma di applicazioni in ambito sanitario e terapeutico.

Simulazioni formative di operazioni, senza ledere pazienti,  e la visione 3D degli organi, anche da angolazioni non possibili nel campo chirurgico offrono un vantaggio evidente nella formazione dei medici.

La telemedicina, integrata con la realtà virtuale, apre scenari collaborativi tra medici e con i pazienti.

I visori di realtà virtuale sono già da tempo una tecnologia medicale in ambito psicoterapeutico (terapia del dolore, delle fobie, dello spettro autistico, della demenza senile…) e nella riabilitazione motoria, grazie a servomeccanismi applicati alla locomozione.

Un ambito molto vasto è quello delle esperienze virtuali per persone diversamente abili, finalizzate a superare le barriere fisiche.

Si sta da tempo sviluppando il concept della cartella clinica del futuro, intesa come copia digitale del paziente, un avatar fisiologico destinato a rappresentarci nel metaverso della sanità.

Realtà virtuale applicata alla telemedicina

Carraro LAB ha sviluppato diverse applicazioni di realtà virtuale per persone diversamente abili, una enciclopedia medica virtuale e conferenze sui media immersivi per lo sviluppo cognitivo

METAVERSO FOTO-VIDEO REALISTICO

Le tecnologie della foto 360, del video 360 e della fotogrammetria consentono di creare ambienti virtuali attraverso riprese del mondo reale. L’effetto è molto più realistico della grafica 3D e permette di riprodurre anche eventi, spettacoli, persone reali. Attraverso software di montaggio immersivo, è possibile creare ambienti virtuali e creare esperienze condivise tra utenti in modalità metaverso anche all’interno di immagini con realismo fotografico.

La soluzione Matterport per virtual tour e ricostruzioni di ambienti

CARRARO LAB realizza esperienze immersive e mondi virtuali basati anche su riprese video e fotografiche a 360 gradi, ad esempio il documentario immersivo interattivo del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, e il Gioco su base fotografica La Cultura si fa strada .

METAVERSO CARTOGRAFICO

L’evoluzione della cartografia verso il Metaverso punta a realizzare il paradosso di Borges: una mappa in scala 1:1 (“I Collegi dei Cartografi fecero una Mappa dell’Impero che aveva l’Immensità dell’Impero e coincideva perfettamente con esso.”). L’utente, indossando un visore di realtà virtuale, può esplorare i luoghi della terra in grandezza naturale, superando anche i limiti della locomozione terrestre: applicazioni come Flight Simulator stanno già evolvendo in Metaversi altamente realistici e in esperienze di sorvolo condivise.

Nelle mappe digitali, ad esempio in Google Maps, di fatto gli utenti sono già presenti attraverso i sensori dei loro dispositivi, che ci segnalano la loro posizione e forniscono molti dati, tra cui le condizioni del traffico e l’affollamento in determinati momenti.

La soluzione Immersive View di Google

CARRARO LAB ha creato la prima mappatura virtuale STREET VIEW di un paese, nel 2006, prima di Google, e di recente la soluzione AIR VIEW applicata nel portale Cultura Campania.

METAVERSO TURISTICO

Il metaverso turistico è costituito da viaggi, esperienze e destinazioni virtuali che possono essere fruite e condivise prima, durante e dopo il viaggio.

Le località turistiche vengono digitalizzate attraverso riprese da drone gigapixel, ricostruzioni 3D, video a 360 gradi.  La realtá virtuale si integra con la videocomunicazione negli Info Point immersivi, che permettono agli utenti di condividere il metaverso tra di loro e con gli operatori turistici.

Le audio guide in realtà aumentata e le proiezioni immersive rendono il metaverso una soluzione phygital, fruibile anche durante la visita fisica On Site. L’approccio inclusivo permette di visitare virtualmente anche  luoghi non accessibili al pubblico, comprese le profondità marine o altri pianeti, e di offrire alle persone diversamente abili una esperienza immersiva.

Portale immersivo di Procida 2022, con immagini e video 360, e funzionalità metaverso

Un esempio di metaverso turistico è quello realizzato per Procida 2022 Capitale della Cultura.

METAVERSO STORICO

Oltre alla dimensione spaziale del metaverso, va considerata anche quella temporale. Il metaverso consente di viaggiare nel tempo, ad esempio nel contesto archeologico o museale. Esistono numerosi videogame di ispirazione storica che permettono esperienze immersive del passato di carattere ludico.  Un genere interessante, in fase di evoluzione, è il giornalismo immersivo. Reporter di attualità si recano presso scenari di guerra, o altri ambienti di interesse per la cronaca, lo sport o la politica, e registrano a 360 gradi ciò che accade. Il risultato finale sono dei video a 360 gradi, nei quali l’utente ri-vive situazioni reali esplorandole in visione soggettiva.

Una ulteriore dimensione del metaverso storico è quella del futuro, che permette ad esempio di visitare e condividere progetti non ancora realizzati, o simulare scenari del mondo che verrà.

CARRARO LAB nel settore archeologico ha realizzato la piattaforma Time Machine che ha vinto premi internazionali e l’APP immersiva “Roma Virtual History” presentata da Steve Jobs.

Ricostruzione virtuale e narrazione immersiva della storia: lezione all’Università di Pisa

Approfondimenti:

Cos’è il Metaverso? Sintesi filosofica e antropologica

Metaverso per la cultura – Keynote alla Computer Literacy conference

Cos’è il web 3.0

Internet 3 Academy, corso sul Metaverso