La ricerca sui codici digitali, inaugurata alla XLII Biennale di Venezia, disegna un percorso originale e innovativo. Codexart rappresenta l’avvento dell’era multimediale sviluppando nuove forme di scrittura, visuali e globali.
La scrittura iconica, cifra distintiva di Codexart, ha dato vita ad una serie di codici pittografici che reinterpretano i linguaggi del digitale. Tale approccio è oggi praticata quotidianamente dalla generazione dei nativi digitali.
Esposti a Kassel nel 19987, nel 1988 ad Italia2000 a Mosca, nel 1990 al Padiglione d’arte contemporanea di Bologna, i sistemi iconici di BibleWorld stanno alla base di molte opere multimediali, dai Vangeli su CDROM, premiati all’Emma Award 1995 a Francoforte , alla App iDante del 2010.
La ricerca Emoticon Art (www.emoticonart.net), grazie ad un concorso promosso da Microsoft, ha stimolato nelle scuole italiane una serie di attività creative sulle emoticon, linguaggio visivo dei nativi digitali.
La pittografia digitale BibleSymbol è stata utilizzata come scrittura iconica interattiva nella App BibleWorld, ed esposta nella mostra I codici dell’Apocalisse, correlata ad Artefiera 2014.
BibleSymbol è un codice iconico digitale sviluppato per la App BibleWorld, utilizzato per la miniatura interattiva del testo, per la rappresentazione cosmologica dei simboli biblici in 5 regni, e per la scrittura simbolica tridimensionale della cattedrale immersiva.
Virtual Aphabet descrive gli elementi alla base del linguaggio tridimensionale che si sta imponendo grazie ai video game. L’alfabeto della dimensione virtuale utilizza come risorsa espressiva il rapporto tra l’uomo, lo spazio e gli oggetti.
Lettero trasforma la figura umana in una forma di scrittura universale.
Presentata a Kassel nel 1987, Pictomatica è una grammatica dell’espressione visiva, che raccoglie e organizza in forma logica le regole della comunicazione per immagini.
Riscoprendo le radici pittografiche della scrittura cinese, China Graphia ci porta a scoprire le potenzialità arcaiche e future delle icone.
Neo Paleo esplora le origini antropologiche delle icone informatiche nelle scritture prealfabetiche, e le mette in confronto con i codici delle avanguardie storiche dell’arte del ‘900.
Divina Commedia è un originale traduzione in icone del mondo dantesco.
Euro indaga sull’affermazione di parole scritte globali, spesso legate al greco e al latino.
Planet denominator rielabora i segni multimediali che si impongono nel world wide web.
Mimicon descrive le origini delle attuali interfacce gestuali, come quelle di Wii o Iphone, ma anche del motion capture usato nei videogame.