Realtà virtuale e aumentata per l'archeologia

L’archeologia trae particolari vantaggi dall’utilizzo della realtà virtuale, e in particolare dalla ricostruzione 3D, soprattutto per presentare al pubblico una visione complessiva e comprensibile dei siti adatta ai diversi livelli culturali. La virtual reality offre a tutti una chiave di lettura del passato, o addirittura un viaggio multi-sensoriale nel tempo, superando le barriere linguistiche grazie al linguaggio visivo.

Le moderne tecnologie virtuali (visori VR, occhiali AR, proiezioni immersive, video 360…) hanno aperto nuove opportunità applicative in ottica cross mediale, valorizzando diversi canali tra cui il web e i social media, le installazioni fisiche, le pubblicazioni, la televisione. Carraro LAB ha sviluppato importanti progetti e ottenuto riconoscimenti internazionali nel settore dell’archeologia virtuale.

Realtà virtuale e aumentata per l'archeologia

Realtà virtuale e aumentata per l'archeologia

La piattaforma TIME MACHINE, vincitrice del premio AVICOM

Nell’ottobre 2016 a Budapest il più importante premio per gli operatori museali, AVICOM, è stato assegnato alla piattaforma TIME MACHINE, sviluppata da Carraro LAB per il sito Unesco di Brescia. Nel parco archeologico di Brixia sono state integrate, per la prima volta al mondo, 6 tecnologie di realtà virtuale e aumentata: visori VR, occhiali Ar glass (in collaborazione con Art Glass), proiezioni immersive, videoguida su tablet, video con ricostruzioni 3D, catalogo cartaceo Giunti con contenuti aumentati.

Brixia Time Machine

Brixia Time Machine

Roma Virtual History, la APP di archeologia presentata da Steve Jobs

Nella sua ultima presentazione pubblica, il keynote di iPad2 nel 2011, Steve Jobs ha presentato la APP Roma Virtual History, realizzata da Carraro LAB per Mondadori.

L’applicazione ha introdotto per la prima volta l’utilizzo del giroscopio per esplorare contenuti virtuali su un dispositivo mobile, soluzione alla base dei successivi sviluppi della realtà Virtuale. Roma Virtual History è stato un rilevante successo internazionale: al primo posto nelle vendite in Italia, Svezia, Olanda, è entrata anche nella top Ten delle app più vendute negli USA: notevole per un titolo di Archeologia, gli altri 9 erano videogame. Qui un video di presentazione della APP:

Archeologia virtuale in televisione, da Superquark ai film storici

Nel contesto dei programmi di divulgazione culturale, la realtà virtuale è di grande aiuto perché crea immagini ricostruttive molto efficaci, spesso integrate con le riprese dei siti archeologici attuali.

Carraro LAB ha prodotto vari contenuti virtuali per la televisione, tra cui il più recente sull’antica Brixia trasmesso in Superquark (vedi il video originale su RaiPlay) e realizzato da Alberto Angela. Altre produzioni televisive su temi archeologici con contributi virtuali di Carraro LAB sono i film storici su Augusto e Nerone, prodotti da Rai e LuxVide, e i documentari di Rai Storia.

La visione aumentata dei siti archeologici

La realtà aumentata permette di vedere, attraverso la telecamera di uno smartphone o di appositi occhiali AR, dei contenuti virtuali sovrapposti alla realtà circostante. Inquadrando le rovine di un tempio si possono vedere le ricostruzioni del suo aspetto originario. Questa funzione permette di creare una guida archeologica aumentata, come quella a disposizione del pubblico a Brescia, realizzata da Carraro Lab in collaborazione con Art Glass. In un altro caso, per la Regione Puglia, è stata realizzata una APP di realtà aumentata – Puglia Reality +, dedicata a tutto il territorio regionale, con alcuni contenuti di archeologia virtuale.

Le installazioni immersive e le Oculus Room

Nel contesto dei musei un allestimento dei grande effetto suggestivo è la proiezione immersiva: utilizzando contenuti virtuali e proiettori sincronizzati su diverse pareti, si possono ottenere effetti scenografici e sensoriali di grande impatto. Carraro LAB ha realizzato diversi installazioni immersive per mostre archeologiche e storiche, tra cui Brixia, Roma e le genti del Po e Janello Torriani.

Un’altra installazione adatta al contesto museale sono le Oculus room: ambienti dove si collocano visori di realtà virtuale, di norma su sedie girevoli, a disposizione del pubblico. Carraro LAB ha realizzato la prima installazione di Visori VR in una mostra a pagamento, per l’esposizione su Leonardo da Vinci a Palazzo Reale, Milano

Installazioni immersive

Installazioni immersive

I cataloghi archeologici aumentati

Nell’editoria specializzata in archeologia anche le pubblicazioni cartacee possono essere “aumentate”. E’ il caso del catalogo della mostra archeologica “Brixia” pubblicato da Giunti. Grazie ad una serie di marker inseriti nelle pagine, l’utente può attivare contenuti multimediali sul proprio smartphone e tablet: ricostruzioni 3D navigabili, video, immagini.

Catalogo aumentato mostra Brixia: Roma e le genti del Po

Catalogo aumentato della mostra Brixia: Roma e le genti del Po

Le ricostruzioni archeologiche di Carraro LAB: Roma, Pompei, Etruschi, Gerusalemme, Maya e altre civiltà

Nel corso di decenni di attività nel settore multimediale, Carraro LAB ha sviluppato ricostruzioni virtuali dedicate a numerosi siti e civiltà, tra cui: Roma Imperiale, ricostruita nell’età costantiniana per un’opera Rai su CD ROM, Pompei Virtual Tour con DeAgostini, i cataloghi multimediali della mostre archeologiche di Palazzo Grassi, con Rizzoli, dedicate a Etruschi e Maya. Per San Paolo edizioni è stata realizzata la ricostruzione di Gerusalemme. Carraro LAB dispone quindi di un vero e proprio archivio archeologico virtuale. Nella ricostruzione virtuale del passato, Carraro LAB ha sviluppato apposite metodologie e linee guida