All’inizio degli anni ’90 Milano si candida alle Olimpiadi del 2000.
Il promotore dell’iniziativa è Massimo Moratti, che coinvolge diversi soggetti milanesi, dalle università ai protagonisti della cultura e dello sport. La candidatura – che inizialmente ottiene il favore del Comitato Olimpico Internazionale e arriva a sviluppare interamente il dossier tecnico – verrà alla fine ritirata, a causa del contesto sociopolitico sfavorevole. Solo dopo diversi anni il capoluogo lombardo riuscirà a ottenere l’assegnazione di un importante evento internazionale, l’Expo 2015, grazie all’impegno di Letizia Moratti e ad una coesione nazionale sulla candidatura.
Gualtiero e Roberto Carraro offrono diversi contributi al progetto Milano 2000, a cominciare dall’Ipermedia “Olympia 2000 Milano”, utilizzato il 22 novembre 1991 a Istanbul, per presentare ufficialmente ai membri CIO e a Juan Antonio Samaranch la candidatura milanese. Il programma iniziale, realizzato su software Hypercard sarà poi spedito su floppy disk a tutti i membri del CIO.
MULTIMEDIA STADIUM: UN PROGETTO DI AGRITETTURA
Milano non dispone di uno stadio per l’atletica leggera, essendo San Siro ottimizzato per il calcio. Il progetto della nuova struttura viene sviluppato inizialmente dai fratelli Carraro in sintonia con Milly Moratti, tenendo conto di fattori ecologici e delle esigenze della comunicazione multimediale.
L’armonia con l’ambiente ha guidato il progetto dello stadio, che appare come una grande collina verde immersa in un parco. Anche i parcheggi e altre strutture sportive potranno essere ospitati all’interno della collina artificiale, riducendo il consumo del territorio. In questo modo l’impatto visivo e paesaggistico della struttura viene ridotto conformemente ai principi sviluppati in seguito dall’agritettura.
Il grande stadio di atletica di MILANO 2000 viene progettato non solo per gli spettatori presenti, ma anche e soprattutto per i miliardi di telespettatori in tutto il mondo. Sono previsti i più avanzati sistemi telematici, che consentiranno una straordinaria partecipazione a distanza, espandendo anche gli introiti derivanti dai diritti di telecomunicazione. Oltre alle gare, lo stadio deve ospitare la cerimonia di apertura e di chiusura dei giochi. Per valorizzare queste manifestazioni è stata la scelta la forma a teatro, con un palco e un megaschermo rivolto al pubblico. Per la prima volta il megaschermo, invece di essere inserito a posteriori in stadi esistenti, diventa elemento progettuale essenziale, traformando lo stadio in una sorta di teatro multimediale. La presenza dello schermo trasforma il concetto stesso dello stadio, avvicinandolo al teatro greco, anch’esso inserito nella morfologia dell’ambiente naturale.
UN MODELLO VIRTUALE DI MILANO PER IL 2000
La metropoli lombarda viene presentata con un modello interattivo digitale, con il coordinamento del prof. Degli Antoni. La città rappresenta potenzialmente un enorme “testo” territoriale, un sistema di immagini, dati, percorsi spaziali e progetti storici che in diverse forme sono presenti nell’immaginario dei cittadini e dei turisti, ma anche nei programmi e negli archivi degli amministratori.
Ma i “luoghi” di Milano 2000 non si limitano alla città del presente: un sistema informativo avanzato deve presentare anche la Milano futura, che appare dai progetti urbanistici di alcuni punti della città. Tutto questo fa parte, a pieno titolo, del progetto di candidatura per l’Olimpiade di Milano 2000.
MULTIMEDIA LOGO: Leonardo Atleta
LEONARDO ATLETA, simbolo ideato da Gualtiero e Roberto Carraro, è il logo prescelto per MILANO 2000. La stessa immagine – che rielabora l’opera leonardesca “Uomo Vitruviano, le proporzioni del corpo umano” – verrà poi ripresa e diversamente elaborata per il marchio dell’Expo 2015.
Leonardo è il più grande genio universale che ha operato a Milano: la sua famosa rappresentazione dell’uomo diventa un’atleta in corsa, a significare l’eterna massima latina “mens sana in corpore sano”. Il simbolo è un messaggio per l’uomo del 2000, a cui propone l’ideale del “Leonardo Atleta”. Leonardo, il mondo e l’atleta: il simbolo deriva dalla combinazione dell’immagine leonardesca con lo schema del planisfero e il corridore.
Il marchio di MILANO 2000 è stato elaborato elettronicamente, dando vita alla sigla Olimpica e alla rappresentazione animata degli sport. Inoltre diventerà la Mascotte Interattiva del sistema informativo MILANO 2000.
Anche i segnali Olimpici si sviluppano in stile leonardesco, a partire dal marchio di MILANO 2000. Gualtiero e Roberto Carraro sviluppano i simboli degli sport e delle strutture e servizi della Milano Olimpica.