Conferenza a Capriolo su “Intelligenza Artificiale, le sfide per la scuola e il lavoro”. Giovedi 24 ottobre, ore 20.30, Sala consiliare del comune, organizzata dall’assessorato alla cultura.
Interviene Gualtiero Carraro. Modera Matteo Orizio.
Sintesi del dibattito
1. Introduzione all’Intelligenza Artificiale
- Può spiegarci, in parole semplici, cos’è l’Intelligenza Artificiale?
- L’intelligenza artificiale è una tecnologia cognitiva. Non viene quindi solo sviluppata dalla intelligenza umana, come la altre tecnologie, ma la impatta direttamente.
- Quali sono le principali aree in cui l’IA viene già utilizzata oggi, e quali sono le tendenze emergenti?
- Esistono molti generi applicativi dell’AI, dalla scuola all’industria, dal turismo alla sanità. Sarebbe corretto parlare al plurale di Intelligenze Artificiali.
2. Concetto di Homo Extensus e Over The AI
- In un tuo recente articolo che hai pubblicato sul vostro sito, hai introdotto un concetto molto interessante, quello dell’Homo Extensus e dell’intelligenza artificiale come un’estensione delle capacità intellettive dell’uomo e non come suo sostituto, puoi spiegarci meglio cosa intendi?
Oggi ci troviamo ad affrontare la sfida della Intelligenza Artificiale, che potrebbe portarci ad una nuova dimensione antropologica, tutt’altro che scontata, che vogliamo definire ottimisticamente quella dell’”Homo Extensus”.
Questa definizione allude alla volontà di creare non soltanto una Intelligenza Artificiale dei processori, ma soprattutto una “Intelligenza Estesa”, cioè una estensione delle facoltà intellettive dell’uomo.
- Un altro concetto molto interessante, e anche collegato a quello dell’Homo Extensus è quello dell’”Over TheAI”, cioè un principio che colloca l’uomo al di sopra dell’Intelligenza artificiale e che è quindi in grado di controllarla con spirito critico nelle sue applicazioni. Come possiamo assicurare che gli utenti conservino il controllo e la capacità critica su questi strumenti, invece di affidarsi passivamente alle risposte automatiche delle AI?
Il neologismo OverTheAI indica un principio culturale, metodologico e di User-Interface Design che colloca l’uomo al di sopra della Intelligenze Artificiali.
L’idea di fondo è consentire all’utente umano di mantenere un controllo vigile, critico e consapevole delle applicazioni e dei contenuti dell’AI.
Gli ambiti applicativi sono numerosi, dalla didattica alla produzione di contenuti, dalla ricerca scientifica al marketing, dai servizi professionali fino all’intrattenimento. In tutti questi contesti esiste il rischio che l’utente sia assorbito, inglobato all’interno di singole applicazioni di Intelligenza Artificiale, in particolare generativa, di cui non riesce a percepire la logica, le fonti e le conseguenze. Un ulteriore rischio è la cessione inconsapevole e massiva di dati personali e di proprietà intellettuali.
3. L’impatto dell’IA nel mondo della scuola
- Quali sono, secondo lei, le principali opportunità che l’IA offre nel campo dell’istruzione?
- Come cambieranno, a suo avviso, il ruolo degli insegnanti e le competenze richieste agli studenti con l’introduzione dell’IA?
- Quali potrebbero essere i rischi legati all’uso dell’IA nelle scuole?
L’applicazione delle Intelligenze Artificiali nella formazione è in fase di sperimentazione. Uno dei principali filoni applicativi è la didattica personalizzata: l’utente viene affidato ad un sistema conversazionale con il quale interagisce individualmente. L’efficacia di questo approccio è plausibile in diverse forme di addestramento individuale, ma pone parecchi problemi nel contesto scolastico, dove il docente non può controllare simultaneamente cosa succede a 20 studenti che seguono percorsi personalizzati. Inoltre i rischi psicologici derivanti dall’abbandono di uno studente ad un sistema automatico, isolato dalla classe, sono tutti da scoprire. Peraltro i danni psicologici nell’età evolutiva legati all’uso degli smartphone, tipici dispositivi personalizzati, sono ormai conclamati, quindi è lecito diffidare di questo approccio che isola lo studente e lo affida a sistemi automatici.
Nell’ambito educativo il vantaggio di OverTheAI è sviluppare soluzioni collettive che possono essere controllate dalla comunità educativa. Anche i contenuti e le attività educative all’interno di interfacce OverTheAI possono ricostruire la mediazione educativa che i sistemi AI dominanti cercano di disintermediare.
4. Applicazioni pratiche dell’IA nella scuola
- Può farci qualche esempio di come l’IA sia già utilizzata nelle scuole oggi, magari con casi studio o esperienze di cui è a conoscenza?
- Come possono i genitori e gli insegnanti prepararsi a sostenere gli studenti in un contesto scolastico sempre più tecnologico?
Una strategia tipica dell’approccio OvertTheAI è legata al posizionamento: è opportuno evitare di essere sottoposti ad una AI oracolare e monologica (come quella di ChatGPT e in generale delle interfacce conversazionali generative), ma è meglio diffidare anche dall’essere “affiancati” da un modello AI che funge da assistente paritario, prima o poi destinato a condizionarci (in questo caso l’esempio è Copilot). Occorre invece collocarci “al di sopra” dell’AI per mantenere una visione generale del processo formativo e delle sue componenti tecnologiche, finalizzate a obiettivi specifici.
L’obiettivo delle applicazioni OverTheAI è consentire all’uomo di superare le Intelligenze Artificiali, nel senso di utilizzarle per raggiungere obiettivi e risultati superiori e più complessi rispetto all’uso puro e semplice e diretto di singoli modelli AI.
Il modello antropologico è quello dell’Homo Extensus, cioè in grado di estendere le facoltà intellettive umane anche grazie all’AI, ma mantenendone il controllo consapevole.
Ad esempio, nella applicazione Startup Generator di Carraro LAB l’utente deve sviluppare la competenza imprenditoriale ed elaborare il progetto di una startup, utilizzando diverse tecnologie AI nelle varie fasi del processo creativo. Ma la combinazione di queste operazioni trova senso solo nella visione generale dell’utente.
Un altro esempio di applicazione OverTheAI che supera i singoli tool AI è Future Decoder, che adotta metodologie di Strategic Foresight per prevedere le tendenze evolutive di settori economici, e per pianificare le azioni necessarie per raggiungere lo scenario futuro preferibile.
Nei processi OverTheAI le soluzioni AI impiegate possono quindi essere tra loro indipendenti, e non avere neppure un controllo dell’intero processo, che spetta all’operatore umano.
5. L’impatto dell’IA sul mondo del lavoro
- Come vede l’evoluzione del mercato del lavoro con l’arrivo dell’IA? Quali settori saranno più impattati?
- Che tipo di nuove competenze ritiene siano indispensabili per i lavoratori del futuro?
- Ci sono settori o ruoli professionali che, secondo lei, sono particolarmente a rischio di automazione?
Nello scenario globale dell’Intelligenza Artificiale l’Europa ha maturato un notevole ritardo negli sviluppi delle tecnologie di base, difficilmente colmabile anche a causa della distanza in termini di investimenti rispetto a USA e Cina. Tuttavia il ruolo dell’Europa non può limitarsi alla funzione dell’arbitro regolatore tra i due concorrenti americani e asiatici.
L’approccio OverTheAI può offrire all’Europa una strategia industriale sull’Intelligenza Artificiale, basata su diversi presupposti: in breve tempo le tecnologie AI saranno delle commodity ampiamente disponibili anche in opensource, la bolla speculativa finanziaria esploderà presto mettendo a nudo i limiti dell’attuale modello di sviluppo e di business dell’AI, diversi soggetti socioeconomici – pubblici e privati – andranno alla ricerca di soluzioni più controllabili, sicure, trasparenti, alternative agli attuali approcci che evidenziano rischi sul piano legale, psicologico, educativo, occupazionale.
6. Prospettive future e sfide etiche
Come immagina il futuro dell’IA nei prossimi 10-15 anni, soprattutto in termini di interazione tra persone e macchine?
In prspettiva è necessario evitare di essere sottoposti ad una AI oracolare e monologica (come quella di ChatGPT e in generale delle interfacce conversazionali generative), ma è meglio diffidare anche dall’essere “affiancati” da un modello AI che funge da assistente paritario, prima o poi destinato a condizionarci (in questo caso l’esempio è Copilot). Occorre invece collocarci “al di sopra” dell’AI per mantenere una visione generale del processo e delle sue componenti tecnologiche, finalizzate a obiettivi specifici.
Il ritardo degli stati e delle aziende europee può trasformarsi in un vantaggio se riusciremo ad occupare una posizione “OverTheAI”, creando applicazioni che garantiscano risultati efficaci mantenendo il controllo umano dei processi di Artificial Intelligence.
Profilo di Carraro LAB
Gualtiero e Roberto Carraro sono pionieri del digitale in Italia, attivi dagli anni ’80 e fondatori di Carraro LAB, un’azienda specializzata nello sviluppo di piattaforme cloud per la formazione, basate su tecnologie di realtà estesa e intelligenza artificiale. La loro esperienza nel settore digitale e multimediale ha portato Carraro LAB a collaborare con centinaia di scuole, enti e istituzioni, grazie a una solida rete di rivenditori su scala nazionale.
Il percorso professionale dei gemelli Carraro inizia con la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1986, in un’esposizione dedicata ad Arte, Tecnologia e Informatica. Fondano il gruppo Mida, che aderisce al network planetario dell’arte Ubiqua, e avviano una collaborazione con la Fiera di Milano, dove curano diverse mostre dedicate alla cultura digitale. Negli anni ’90, si affermano come tra i primi autori italiani nel campo dell’editoria multimediale, collaborando con DeAgostini, Rai, Telecom Italia, Seat Pagine Gialle e altri editori di rilievo.
Dopo il 2000, Gualtiero e Roberto Carraro concentrano la loro attività nel web multimediale e nella produzione di contenuti virtuali, sviluppando portali video e tour immersivi. La loro visione innovativa li porta a realizzare la prima mappa immersiva al mondo, anticipando il formato noto oggi come Google Street View. Nel 2011, la loro app Roma Virtual History raggiunge la top ten delle app più scaricate negli Stati Uniti e viene presentata da Steve Jobs.
Carraro LAB prosegue con lo sviluppo di soluzioni digitali avanzate, tra cui l’installazione immersiva del Museo M9 e numerosi progetti di turismo virtuale come il metaverso turistico di Procida 2022, vincitore del premio Moebius. In ambito formativo, l’azienda ha recentemente lanciato le piattaforme XR Edulab e Immersive Academia, basate su intelligenza artificiale e tecnologie immersive, adottate da numerose scuole e istituti di formazione in tutta Italia.
Nel 2023, Carraro LAB è stata l’unica azienda europea invitata dalla Commissione UE a presentare, durante l’European Tourism Day, una mostra sul meta-tourism e il progetto XR Skill, che integra soluzioni all’avanguardia per la formazione. Questa partecipazione ha segnato il consolidamento del nuovo modello aziendale, che vede Carraro LAB trasformarsi in un publisher di software e contenuti proprietari, venduti in licenza su scala nazionale e internazionale. I progetti più recenti includono la creazione di laboratori per le professioni del futuro, basati sulle metodologie innovative della Workplace Simulation e dell’Innovation Design.
Con decine di opere e riconoscimenti a livello internazionale, i fratelli Carraro hanno plasmato il panorama digitale e culturale italiano, collaborando con enti di primo piano come la Biennale di Venezia, il Vaticano, la Fiera di Milano e l’Unesco. La loro esperienza e visione continuano a guidare Carraro LAB nella creazione di soluzioni digitali innovative e immersive per l’arte, la cultura, l’educazione e il turismo.
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