Giovedì 14 novembre dalle 12.30 alle 13.45, presso il WeGil, Largo Ascianghi 5, Trastevere – ROMA.
Carraro LAB partecipa al panel PATRIMONIO CULTURALE, CREATIVITÀ E INTELLIGENZA ARTIFICIALE: RISORSE, INNOVAZIONE E PROSPETTIVE DI RICERCA.
L’incontro (chair: Antonio Scuderi di Capitale Cultura Group) vedrà la partecipazione di:
Roberto Carraro, Carraro LAB
Maria Elena Colombo, Museo Egizio
Marcello Minuti, Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali
Elena Mengotti, Regione Autonoma Friuli Venezia-Giulia
Il panel esplorerà l’intersezione tra innovazione tecnologica e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e dei siti museali. Attraverso le esperienze concrete di istituzioni e aziende italiane specializzate, si discuterà l’impiego di strumenti digitali avanzati, come la realtà aumentata, la digitalizzazione 3D e l’intelligenza artificiale, per rendere il patrimonio più accessibile e fruibile a un pubblico ampio e diversificato. L’incontro offrirà l’occasione di analizzare le sfide che emergono nell’integrazione delle tecnologie nei processi di conservazione e divulgazione, evidenziando i benefici che queste innovazioni possono portare alla ricerca e alla gestione delle risorse culturali. Verranno inoltre esplorate le opportunità di collaborazione tra il settore pubblico e privato per lo sviluppo di progetti pionieristici che contribuiscano a preservare e diffondere il nostro patrimonio in maniera sostenibile e innovativa.
L’intervento di Roberto Carraro verte sul tema:
Musei dialoganti
Strategie tecnologiche per sviluppare forme innovative di dialogo tra il museo e la società.
Realtà estese e Intelligenze artificiali per creare musei pervasivi e inclusivi.
RO.ME é un evento internazionale rivolto alle istituzioni e alle aziende operanti nei musei e negli spazi culturali e artistici. Il tema del 2024 è: “Threads of knowledge”, i musei come reti di trasmissione di conoscenze, oggetti ed idee, interconnessi con il tessuto della società.
L’intervento di Roberto Carraro sviluppa nuove visioni sugli ultimi strumenti digitali per espandere queste reti. Le tecnologie webXR e l’intelligenza artificiale possono dare forma ad un museo “phygital”, esteso nel digitale, pervasivo nel mondo esterno, e conversazionale, cioè in grado di dialogare con target diversi, quindi più inclusivo e accessibile.
XR museum: Il museo esteso
Il museo esteso è un museo «phygital», cioè fisico e digitale insieme, che si estende quindi nella rete e nel mondo sintetico, utilizzando la realtà virtuale, la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale.
I due mondi, fisico e sintetico, si incontrano dentro e fuori dal museo, prima, dopo, durante la visita.
Nel museo i laboratori didattici e accessibili creano nuove esperienza di fruizione e rielaborazione dei contenuti museali.
Pervasive museum
Il museo esce dal suo spazio chiuso e pervade il territorio. Ad esempio ricollocando i reperti nel loro contesto originario, in cui , viceversa, si apre uno stargate immersivo che riporta nel museo .
I musei entrano nelle scuole, nelle università, si internazionalizzano coinvolgendo nuovi target.
Conversational museum: Il museo dialogante
Le ultime evoluzioni dell’intelligenza artificiale generativa integrate con la realtà estesa permettono di concepire ambienti conversazionali, in cui diversi tipi di utenti possono dialogare in forme diverse con il museo. In più lingue, con diverse età, con diverse culture, con diverse abilità.
Per un museo più immersivo, più inclusivo e più accessibile.