Simposio Moebius Lugano, 14 Ottobre 2022

Riportiamo la conferenza sul metaverso tenuta, con Luca De Biase e Derrick de Kerkhove, nel simposio Moebius di Lugano.

In Europa, per noi europei, cosa può rappresentare il Metaverso? Dopo le fasi speculative e mediatiche, che hanno visto protagonisti i giganti digitali extraeuropei, stiamo per entrare nella fase delle opportunità concrete, che possono essere graduali, progressive, accessibili anche alle piccole e medie imprese e ai cittadini, perchè il metaverso sarà l’evoluzione immersiva di internet.

Appare ormai evidente un forte interesse, che coinvolge anche i massimi vertici dell’Unione Europea, verso la tendenza del metaverso. L’UE ha preso una posizione chiara sul tema, con l’obiettivo che il web 3.0, non sia gravato dalle medesime distorsioni che sono emerse da una gestione del web 2.0 nell’ultimo decennio.

Quindi le parole d’ordine dell’UE sono regolamentazione, pluralismo, formazione e creatività per dare vita a spazi aperti e pubblici in cui fisico e digitale si ibridino, in ultima istanza tenendo etica e sicurezza al centro di ogni progettualità.

Scrive il Commissario UE Thierry Breton:

Questo nuovo ambiente virtuale deve incorporare i valori europei fin dall’inizio. Le persone dovrebbero sentirsi al sicuro nei mondi virtuali come fanno in quello reale.

Alcuni white paper europei approfondiscono i rischi del metaverso, e sottolineano la necessità di sviluppare ad esempio la tutela dei minori, ma anche dei risparmiatori esposti a operazioni finanziarie non regolamentate.

Risulta anche netta la presa di distanza dagli approcci dei Big Player americani e asiatici, esponenti di due industry poco rappresentate in Europa, quelle dei Social Media e dei Videogames, che stanno cercando di imporre nuovamente dei monopoli globali privati, come è successo nei motori di ricerca, nei social media, nel cloud. Si tratta, in questi casi, prevalentemente di un solo genere di metaverso, quello “social-game” rivolto al grande pubblico con un approccio legato all’intrattenimento e a interface metaphor come gli avatar e nuove forme di consumo di massa.

Schema dei metaversi americani e asiatici

Scrive il commissario Thierry Breton:

“non assisteremo a un nuovo Selvaggio West o a nuovi monopoli privati”.

“I metaversi privati dovrebbero svilupparsi sulla base di standard interoperabili e nessun singolo operatore privato dovrebbe detenere la chiave della piazza pubblica o stabilirne i termini e le condizioni”.

La pluralità applicativa apre molte opportunità ad aziende e istituzioni che operano in diversi settori, non solo nel digitale puro e nell’intrattenimento.

“Non uno ma molti metaversi sono in fase di sviluppo, poiché una nuova generazione di piattaforme digitali offre alle persone la possibilità di interagire in modi completamente innovativi. “Non solo per scopi di intrattenimento, ma anche per lavorare insieme, sviluppare la creatività artistica, fare simulazioni di vita reale mirate a interventi medici, conservazione culturale, protezione ambientale o prevenzione delle catastrofi e molto altro ancora..”

Tra le molte definizioni di metaverso, proponiamo quindi “l’evoluzione immersiva di Internet”. Immaginiamo il web, con le sue miriadi di applicazioni, che passa dal 2D al 3D. Questa chiave di lettura permette di vedere il metaverso come una evoluzione graduale, già in atto, e non una promessa futuristica. Lo stato dell’arte dei metaversi quindi si traduce in una analisi della trasformazione immersiva delle applicazioni digitali di apprendimento, intrattenimento, ricerca scientifica, industry 4.0, turismo, sanità e altro ancora…

Secondo le indicazioni della Commissione UE, il metaverso europeo deve essere uno spazio pubblico e adottare gli standard aperti del web 3.0.    Per essere interoperabili, i metaversi privati devono allinearsi agli standard.  Va ricordato che Internet è stato inventato in Europa, al CERN, da Berners Lee come protocollo pubblico.  

Schema sintetico delle caratteristiche del metaverso europeo

Un altro aspetto citato da Breton è l’ibridazione tra mondo reale e virtuale.

“Il prossimo passo sarà un salto di qualità dall’attuale realtà virtuale e da altre tecnologie abilitanti a un mondo che fonde veramente il reale con il virtuale”.

In effetti gli ultimi dispositivi, rilasciati da Tik Tok, Meta e annunciati da Apple, sono già abilitati alla mixed reality. Quindi il tipo di metaverso interamente basato sulla realtà virtuale, finora apparso in rete e nei media, per certi versi il tentativo di riproporre una nuova edizione di Second Life, è già superato dalla evoluzione tecnologica che integra reale e virtuale.

Occorre anche recuperare la straordinaria esperienza di lavoro e formazione a distanza abilitati dalla videocomunicazione durate la fase del Covid. L’integrazione delle immagini reali di persone fisiche (videocomunicazione) con la realtà virtuale permette di ridurre l’effetto fake degli avatar e rendere più immediato e sicuro il metaverso.

La “Virtual and Augmented Reality Industrial Coalition”, sorta già da alcuni anni e in fase di espansione, è una piattaforma per il dialogo strutturato tra l’ecosistema europeo VR/AR e i responsabili politici. 

Esiste anche una grande partita culturale ed educativa.

“Analogamente al Bauhaus europeo, lanceremo un movimento creativo e interdisciplinare, con l’obiettivo di sviluppare standard, aumentare l’interoperabilità, massimizzare l’impatto con l’aiuto di esperti IT, esperti di regolamentazione, organizzazioni dei cittadini e giovani”. (Thierry Breton)

In Italia, tra Milano e Brescia, abbiamo avviato già nelle prima metà del 2022 una Internet 3 Academy con un piano di studi di 400 ore dedicato al metaverso, e molti altri stanno nascendo.

Ma alla fine uscirà necessariamente un solo vincitore? Probabilmente no. Molto dipende anche dai settori applicativi, la sanità e il videogame, la cultura e l’industria non hanno le stesse logiche. Nel web 3.0 comunque coesisteranno i mondi privati e chiusi (come oggi esistono i walled garden dei videogame multiplayer) con l’internet pubblico e aperto, dove gli utenti navigheranno in 3D tra i siti web immersivi di tutto il mondo, come oggi cliccano su pagine bidimensionali. Stavolta però l’Europa non intende arrivare in ritardo: chi vorrà operare nel mercato europeo dovrà applicare le regole stabilite per tempo a livello comunitario.

Vedi anche:

La lettera d’Intenti per lo stato dell’Unione 2022

Il piano europeo per il metaverso: le indicazioni di Breton

Cos’è il metaverso: aspetti culturali, psicologici, politici

I generi del Metaverso

Virtual and Augmented Reality industrial coalition

Internet 3 Academy, la scuola del metaverso