CORSO SULLA INNOVAZIONE DIGITALE DEI BENI CULTURALI PER I DIRETTORI DELLA RETE MUSEALE DI LUCCA
Carraro LAB ha realizzato un corso in 4 moduli di 2 ore ciascuno per il Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca.
Il primo modulo è dedicato alla trasformazione digitale dei musei e delle mostre, attraverso l’applicazione delle soluzioni immersive. Il video presenta la registrazione integrale del webinar, della durata di 2 ore.
Gli altri 3 moduli sono dedicati ai seguenti temi:
2 – I Contenuti digitali per il sistema museale
3 – Piattaforme On Line per la visitors’ experience
4 – Workshop su Musei, digitale e PNRR
MODULO 1 – I MUSEI IMMERSIVI
Un approcciostrategico alla cultura digitale
Non si tratta solo di trovare soluzioni tecnologiche o sviluppare iniziative isolate: è fondamentale elaborare strategie integrate di approccio alla cultura digitale:
•Tecnologie
•Competenze
•Contenuti
•Multichannel Experience
•Format
L’evoluzione verso i media immersivi – realtà virtuale e aumentata – sta ulteriormente accelerando la Digital Transformation dell’arte e dei musei, abilitando modalità di fruizione innovative, come gli allestimenti immersivi. iniziative di nuova concezione come le mostre virtuali senza opere fisiche, esperienze altamente coinvolgenti per il pubblico come le applicazioni di archeologia virtuale.
Il digitale non è quindi banalmente la soluzione ai problemi e alle esigenze del settore, ma una gamma articolata e complessa di risposte, da analizzare con attenzione e adattare a specifici bisogni.
Piccoli musei …
Non soltanto i grandi musei si stanno misurando con la Digital Trasformation: il fenomeno interessa anche i piccoli musei e i siti monumentali, che posso avvalersi del digitale per ottenere una visibilità e un rapporto col pubblico finora impensabili. Anzi, per certi versi Internet offre alle piccole realtà una maggiore opportunità di emergere, e di entrare finalmente nei circuiti più rappresentativi esaltando i propri contenuti distintivi. Case History: Arezzo: la giostra del Saracino in realtà virtuale
Siti monumentali
Molti piccoli musei e i siti monumentali non hanno neppure il sito internet: ebbene, una delle prime e più interessanti soluzioni digitali è sviluppare un sito web 3.0, con funzioni di realtà virtuale e aumentata in grado di supportare l’utente prima, durante e dopo la visita. Vedi: Vercelli, guida aumentata
Musei diffusi centri storici e ambienti naturali aumentati
L’Italia è davvero un museo a cielo aperto, anche se non sempre è leggibile e fruibile agevolmente. Internet, sia a distanza che in mobilità OnSite, offre la possibilità di valorizzare i musei diffusi nei centri storici, connettendo monumenti, opere d’arte, scorci. • Cartografie immersive, •immagini a 360 gradi riprese da Droni, •segnaletiche e percorsi aumentati rendono efficace e divertente la scoperta culturale del territorio.
Punti informativi immersivi
All’interno dei punti informativi si possono creare musei virtuali, ad esempio con visori di realtà virtuale, che oltre a fungere da attrattori per il pubblico e i ragazzi, permettono di ottenere una visione d’insieme dell’offerta artistica del territorio. Anche nei centri visita dei parchi naturali la creazione di VR Point può intrattenere il pubblico e offrire una preziosa esperienza anche alle persone diversamente abili.
Archeologia virtuale e Time Machine
Nell’archeologia la realtà virtuale è una killer application, in grado di coinvolgere gli utenti offrendo ricostruzioni ad alto impatto visivo. Una case history importante è la Time Machine che ha vinto il premio ICOM a Budapest del 2016, con l’integrazione di 6 tecnologie AR e VR nella esperienza di visita, ed è stata presentata da Google Art Foundation al parlamento UE di Bruxelles.
Vedi anche: cos’è un MUSEO PERVASIVO