Non basta prendere un libro di testo e convertirlo in pdf per creare un autentico textbook digitale. La questione va affrontata su vari livelli di complessità. Un contenuto puramente testuale è normalmente favorito nella conversione carta-digitale. Tuttavia, anche un corso testuale richiede una serie di funzionalità aggiuntive per acquisire un senso concreto nell’ambito digitale.
Rispetto alla carta stampata, il testo digitale abilita una potenziale dinamicità. La versione proposta dall’editore può essere solo la base di partenza per le successive elaborazioni, prima di tutto a cura del docente che realizza la mediazione didattica.
Editoria elettronica in ItaliaUna caratteristica fondamentale dei libri di testo digitali è la possibilità di condividere con altri l'esperienza di lettura, segnalando brani, elaborando commenti, sviluppando discussioni, chiedendo chiarimenti e suggerimenti, effettuando verifiche. È chiaro che la prima cerchia in cui viene praticata questa esperienza di social reading è la classe, con il docente che svolge il ruolo di guida e di moderatore.
Educazione InterattivaUna metafora significativa per definire la nuova dimensione del libro è la realtà aumentata. Sulla realtà classica del libro di sovrappone un nuovo livello virtuale, si apre una finestra nella superficie bidimensionale del libro che permette di accedere a mondi virtuali e manipolare oggetti 3D. La conoscenza può diventare una esperienza immersiva.
Il nuovo supporto fisico candidato a ospitare i libri di testo digitali è il tablet. Rispetto ad altri media digitali, i tablet sono caratterizzati dalla interazione tattile. La manipolazione diventa quindi un elemento importante, recuperando il senso etimologico del verbo capire che significa prendere. Il tablet e gli smartphone possono essere anche legati alla mobilità, e quindi alla cinestesia. In questo modo si passa dall'apprendimento multimediale a quello corporeo e multisensoriale, processo accentuato dai sensori che riconoscono i movimenti del corpo, come Wii e Kinect.
Il corso di Roberto Carraro all'Accademia di Brera, inserito nel biennio magistrale di specializzazione in didattica dell'arte, è finalizzato alla formazione di docenti delle materie artistiche nel nuovo contesto della smart school. Incentrato sui linguaggi multimediali, il corso approfondisce un ampio spettro di tecnologie per l'insegnamento dell'arte.
Nelle prime lezioni si affrontano i concetti base del linguaggio digitale, quali l'interfaccia utente, le icone, gli ipertesti, la multimedialità, la realtà virtuale e la realtà aumentata.
Nelle lezioni successive tali concetti vengono declinati in relazione al mondo dell'arte e della cultura, attraverso la presentazione dei processi creativi di una serie di opere realizzate del docente.
Il corso procede in modalità interattiva e circolare, coinvolgendo gli studenti fin dall'inizio nell'attività didattica e nello sviluppo di progetti didattici individuali o di gruppo, che saranno al centro della verifica finale. Le dispense del corso sono disponibili online.
Corso di Art Direction