Il progetto di Federparchi realizza una innovativa attività di formazione e divulgazione su un argomento ancora poco conosciuto dal grande pubblico – le specie aliene invasive – ma di estrema rilevanza per la conservazione della biodiversità, e per una sempre migliore ed efficace attività di educazione ambientale.
Federparchi ha sviuppato il progetto coinvolgendo 4 parchi nazionali, che vengono dotati di una soluzione innovativa per i centri visita: la realtà virtuale.
I parchi nazionali coinvolti sono:
Arcipelago Toscano
Gran Paradiso
Aspromonte
Appennino Lucano
L’esperienza immersiva
Il progetto dota i Parchi Nazionali coinvolti di un contenuto e di una strumentazione innovativa per la divulgazione al pubblico del tema della Minaccia delle Specie Aliene: applicazioni e visori di Realtà Virtuale.
L’esperienza digitale proposta nei centri visita è l’esplorazione immersiva, che permette di scoprire le specie aliene, le minacce, gli effetti sull’ecosistema, le specie autoctone minacciate.
Il visitatore indossa il visore di realtà virtuale e si trova immerso a 360 gradi nell’ambiente del parco. Viene invitato a scoprire le tracce delle specie aliene, le minacce e gli effetti della loro presenza, informazioni sull’origine, le caratteristiche e i rischi collegati, attraverso diverse modalità di interazione e navigazione tipiche della realtà virtuale.
Alcune schede vengono riservate anche alle risposte e soluzioni al problema, in chiave di educazione ambientale.
Vengono anche descritte le azioni del parco che vengono programmate e realizzate.
L’applicazione ai singoli parchi
Il progetto ha previsto una analisi specifica del singolo Parco Nazionale, per identificare le specie principali per il quale è interessato dal problema della bioinvasione.
Sono state anche prese in esame le misure che sono in programma nell’area del Parco per affrontare la minaccia.
Il piano di produzione dei contenuti è stato condiviso con il team scientifico dell’ente Parco.
Le innovazioni realizzate nel corso del progetto
La realizzazione del progetto ha comportato varie componenti avanzate:
- lo sviluppo di un format di edutainment immersivo,
- l’intervento e il contributo di consulenti scientifici,
- speciali riprese video 360 e foto 360 effettuate all’interno dei parchi, in alcune aree emblematiche per il tema delle specie aliene
- Lo sviluppo di una applicazione di realtà virtuale, con interfaccia a controllo oculare
- Traduzione in inglese dei contenuti, per il pubblico internazionale
- La predisposizione e installazione dei visori VR nei centri visita, fornendo istruzioni per l’utilizzo al personale presente.
Perché la Realtà Virtuale per la biodiversità
La scelta innovativa della realtà virtuale è motivata da diversi aspetti:
- L’esperienza immersiva è ideale per presentare l’ambiente del parco naturale
- L’interattività a 360 gradi ha un elevato impatto educativo e informativo
- la realtà virtuale garantisce un forte coinvolgimento emotivo, anche come forma di intrattenimento
- La semplicità d’uso rende i visori di realtà virtuale adatti a tutti i target di visitatori, dalle scolaresche ai nuclei familiari, fino agli anziani
- Una attenzione particolare viene posta alle persone diversamente abili, che apprezzano la percezione aumentata del paesaggio e della fauna e l’accessibilità – attraverso il “teletrasporto virtuale” – agli ambienti del parco.
Si è tenuto conto delle caratteristiche del singolo Parco e dei motivi per cui le specie aliene rappresentano una minaccia per gli ecosistemi.