Scanner 3D e fotogrammetria: verso la scultura digitale di massa

Il 2017 vedrà la diffusione su larga scala di tecnologie che permettono di acquisire immagini 3D di oggetti e di persone, basate sia sulla logica della scansione 3D – e delle nuvole di punti – che sulla fotogrammetria, in grado di interpolare il modello 3D di un oggetto partendo da un elevato numero di immagini fotografiche, scattate da diverse posizioni attorno a 360 gradi.

Semplici applicazioni per smartphone permettono già di provare queste soluzioni, che diventeranno alla portata di tutti, spostando il 3D dal mondo tecnologico dei modellatori, architetti e ingegneri, al grande pubblico.

Nell’immagine si vede una interessante applicazione, presentata in HOMI 2017, che permetteva al pubblico di farsi fare un ritratto 3d. Indossando poi degli occhiali di realtà virtuale, si poteva entrare in una casa dove appariva un cubo viola. Azionando un apposito martello virtuale, si scolpiva il cubo “liberando” il proprio ritratto che si trovava all’interno. Una singolare esperienza di transfert virtuale.