Archivio archeologico tridimensionale
Un archivio archeologico in 3D
In oltre vent’anni di produzioni in collaborazione con storici e soprintendenze archeologiche, CarraroLab si è dotato di un vero e proprio archivio archeologico tridimensionale. Il database contiene materiali di numerose civiltà, da quella romana a quella sumerica, dai Maya agli Etruschi, dagli Egizi all’antica Palestina. Si tratta sostanzialmente di texture e modelli 3D studiati scientificamente per ridare vita agli ambienti del passato.
Ricostruzione 3D di Roma antica
Arte e tecnologie digitali per ricreare il passato
L'immagine realistica e dettagliata che vediamo ricostruita in 3D necessita uno sforzo oltre il dato archeologico, una sintesi estetica in cui le decorazioni architettoniche, le pitture, le sculture, irrimediabilmente perdute, vengono ricreate secondo una coerente visione d'insieme. Solo allora può prendere vita una città antica tridimensionale intrisa di segni da decifrare, figure che rimandano a divinità e imperatori, edifici costruiti per celebrare eventi storici, dipinti e oggetti che raccontano la vita di allora. Il viaggio nella Roma Virtuale non è quindi la visita ad un sito archeologico attuale, ma l'affascinante esplorazione di un mondo di conoscenze scientifiche e storico artistiche trasformate in immagini digitali. Le tecnologie digitali offrono grandi opportunità all'archeologia, soprattutto se vengono utilizzate con un approccio scientifico e insieme estetico. Le ricostruzioni virtuali sono visioni ipotetiche di un passato di cui spesso non si hanno informazioni scientifiche sufficienti, e che necessitano un forte contributo interpretativo che deve utilizzare anche la sensibilità storico-artistica. Questa profonda conoscenza dell'arte antica ha permesso al team di lavoro di CarraroLab di ridare vita ad innumerevoli ambienti archeologici, dalle città dei Maya alle ville romane, dai templi etruschi ai santuari ebraici, con una forte attenzione all'identità artistica di ogni civiltà.
Ricostruire Roma Antica
La sfida della ricostruzione virtuale del passato rappresenta la sintesi tra la competenza archeologica e il controllo della tecnologia 3D più avanzata, combinate in una experience digitale offerta al visitatore, sia remoto, attraverso la rete, che presente fisicamente nel sito archeologico. Come paradigma della ricostruzione virtuale del passato assumiamo la App Roma Virtual History, che rappresenta la capitale del mondo antico all'epoca di Costantino, all'inizio del IV secolo, nel momento della sua massima espansione. Il panorama immersivo di Roma presentata da Steve Jobs nell'evento di lancio di iPad2 è il risultato di oltre dieci anni di studio e di lavoro nel campo dell'archeologia virtuale. Roma Virtual History sarebbe stata irrealizzabile senza le grandi sintesi precedenti, in particolare lo studio del grandioso plastico creato da Italo Gismondi e l'ampia messe di informazioni raccolte sistematicamente sui vari siti archeologici della città.
Per il modello della antica capitale dell'impero Romano della App Roma Virtual History è stato usato un complesso archivio multimediale geoposizionato che raccoglie le informazioni riguardanti la città, i singoli edifici, i loro interni e le loro decorazioni. Tutte le textures sono state create a partire da reperti esistenti, restaurati, colorati ed elaborati per essere inseriti nei modelli tridimensionali. La creazione di tale archivio ha richiesto dieci anni di lavoro.
La riscoperta dei colori perduti
Il risultato è un'immagine della città antica che ne evidenzia i colori, simili nei toni a quelli di Pompei, i fregi che comunicavano la cultura imperiale, le sculture che popolavano gli edifici monumentali, le pitture eseguite in tutti gli stili a noi pervenuti, preziose nei grandi interni e sommarie sulle pareti delle insule.
Una volta utilizzate e quindi esaurite tutte le risorse informative, è stato necessario procedere lasciandoci guidare dal senso estetico, dall'intuizione visiva dell'antica città, dopo anni di ricerche da Pompei a Roma, da Ostia a Bisanzio. La composizione finale di pitture, sculture e architetture nel tessuto urbano ha generato una visione nuova, forse addirittura provocatoria della capitale del mondo antico, finora immaginata bianca come il marmo, e invece esuberante di colori e figurazioni. Nell'invitarvi a visitare questa città virtuale vi ricordiamo che si tratta di una città dell'immaginario, frutto di una appassionante ricerca che unendo i dati archeologici alle intuizioni estetiche come nei disegni degli artisti italiani del '500, ha portato al rinascimento della capitale della civiltà antica.
