Intervista "impossibile" a J.F. Kennedy. Carraro-Lab consente a Sky Tg24 di "far parlare" il presidente americano sulla guerra in Ucraina.

Il dibattito andato in onda il 17 e 18 luglio su Sky TG24 è stato aperto da una provocatoria intervista di Sarah Varetto a un simulacro virtuale di J.F. Kennedy, creato per finalità dimostrative da Carraro LAB: una esplicitazione dei rischi e delle possibilità espressive aperte delle tecnologie dell’Intelligenza artificiale e del metaverso.
Tale figura sintetica ha saputo rispondere a quesiti riguardanti eventi successivi alla morte del presidente americano, utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale. Questo risultato sorprendente sintetizza l’uso combinato di AI generativa di video, di testo e di parlato, le cui prospettive sono state discusse discussi con Roberto Carraro nel dibattito successivo.

Se nei mesi precedenti lo “scatto” del Papa in un piumino bianco e una serie di finte fotografie sull’arresto – mai avvenuto – di Donald Trump, sono state prese per vere da molti, oggi la generazione di fake news si sposta sul video, ampliandone l’impatto.

L’intelligenza artificiale generativa permette la creazione, la manipolazione e l’alterazione dei video su una scala molto più rapida e accessibile rispetto agli effetti speciali cinematografici. Apre scenari applicativi che Carraro Lab sta esplorando con una serie di sperimentazioni. I potenziali usi sono tanto ampi quanto la creatività umana stessa, e impattano l’industria dell’intrattenimento, la formazione, e l’informazione, in quest’ultimo caso con il rischio di un grave inquinamento informativo. Possiamo individuare dei precedenti storici ai media sintetici audiovisivi nella evoluzione degli effetti speciali cinematografici. Le tecnologie della fiction nel cinema e nella televisione, nate precocemente nella storia del cinema con autori geniali quali Georges Méliès, subiscono un passaggio fondamentale con l’affermazione di tecnologie informatiche simili a quelle su cui si basano i video oggi generati dall’intelligenza artificiale. Va sottolineato che i video generati artificialmente nel cinema si dichiarano esplicitamente fiction, mentre il deepfake non si dichiara tale, e punta a confondersi con le riprese reali. Fiction e fake si differenziano quindi per natura e obiettivi.

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E L’INDUSTRIA AUDIOVISIVA

Nell’industria audiovisiva la prima applicazione industriale dell’AI (Artificial Intelligence) è stata quella di sincronizzare i movimenti delle labbra per ridurre i costi del doppiaggio che stanno crescendo rapidamente con la diffusione globale delle serie Tv on demand, con soluzioni simili a quelle usate per far parlare John Fitzgerald Kennedy. I potenziali pericoli futuri includono l’uso industriale di notizie false in grado di inquinare l’infosfera, sciami di bot in linguaggio naturale che generano tendenze e meme, false prove con potenziale dipendenza da contenuti falsificati. I rischi dei media sintetici includono un’ulteriore perdita di fiducia in istituzioni come i media e i governi, ma posso provocare anche l’automazione di massa dei lavori creativi, con il conseguente impatto sociale già evidente negli scioperi recenti a Hollywood e nell’editoria tedesca. Carraro Lab sta sviluppando e promuovendo una piattaforma per la formazione digitale degli autori digitali, incentrata sulla affidabilità dei contenuti, sullo sviluppo dello spirito critico e della creatività degli studenti, ottimale per sviluppare le professioni creative del futuro..

Occorre infatti considerare che questa rivoluzione tecnologica apre nuove possibilità; con l’intelligenza artificiale si possono sviluppare nuove narrazioni e nuovi mondi virtuali.

SYNTHETIC MEDIA, TRA FAKE NEWS E SFIDE COGNITIVE

La sperimentazione di Carraro Lab è orientata all’uso dell’AI per produrre scene in Realtà Virtuale e Aumentata dotate di una propria estetica distintiva e un senso cognitivo, quindi storicamente e scientificamente affidabili. I Synthetic media diffondono la possibilità di produrre immagini anche a coloro che normalmente le non le creano, come gli scrittori, dischiudendo nuove prospettive per le digital humanities. I media sintetici sono una nuova forma di immaginario, che può aprire nuovi scenari al mondo dell’arte che da sempre è stata finzione, senza il rischio cadere nell’equivoco del fake. L’arte è in sé un mondo artificiale, un gioco intellettuale che si relaziona in vari modi al mondo ideale. L’intelligenza artificiale, con le sue incredibili potenzialità espressive e con capacità produttive senza precedenti, apre nuove dimensioni espressive ed economiche per le arti. Ben utilizzati, i video creati dall’AI generativa possono avere interessanti utilizzi didattici, rimettere in vita i grandi pensatori come Platone e Socrate, e costruire dialoghi affascinanti su tematiche ancora attuali. Carraro Lab è una delle realtà più avanzate nella progettazione di nuove forme di cultura, in cui il contenuto generato dall’AI può avere un ruolo importante.