Installazione Immersiva a Pontecagnano

Dopo oltre due anni di lavoro, è stata inaugurata il 30 giugno l’installazione immersiva ” PER TERRA E PER MARE” presso il museo archeologico nazionale di Pontecagnano. Il team Carraro Lab ha sviluppato una narrazione digitale complessa, con l’obiettivo di trasportare virtualmente il pubblico in questo avamposto etrusco, crogiuolo di popoli e culture, affascinante esempio di integrazione multietnica. La pluriennali attivitá scientifiche svolte dai ricercatori del museo é stata al centro di innumerevoli incontri volti a trovarne forme  di rappresentazione rigorose e insieme spettacolari e inclusive. Un bambino che chiedere di rivederla dopo tre visioni, gli archeologi seduti ad osservare i dettagli, la maggiore esperta di archeologia campana che ne vuole realizzare molte altre, dimostrano che l’impegno non é stato vano.

La vastitá dei reperti, e la loro difficile lettura per il grande pubblico, sono state le principali sfide del progetto.

Reperti etruschi, greci, fenici, sardi, siriani, irpini, lucani, sanniti, testimoniano la vivacitá dell’antico emporio di Pontecagnano.

Ricondotti grazie ai ritrovamenti nelle necropoli ai loro misteriosi proprietari, gli oggetti disegnano una comunitá multietnica che integra nella cultura etrusca antichi migranti.

Una delle piú impegnative attivitá é stato il restauro virtuale degli oggetti esposti.

I reperti sono stati restaurati con attenzione in digitale,  liberati dalla corrosione hanno assunto il loro splendore originale, e appaiono indossati dai loro antichi proprietari. Grazie alla realtá virtuale  il paesaggio campano torna all’epoca arcaica. Riprese da drone a 360° in Irpinia, sulla costa di Cuma, nella costiera amalfitana, sulle isole campane, e sull’agro picentino, sono state elaborate per eliminare le tracce del presente e inserire gli insediamenti del passato. 

Ne deriva una ricostruzione potente della Campania arcaica, solcata da navi etrusche, greche, fenice ricreate in 3D.

Alcune ricostruzioni tridimensionali hanno ricreato le cittá etrusche, l’approdo di Casella e l’insediamento di Pontecagnano tra le ricche necropoli.

Una importante direttrice di ricerca ha riguardato l’animazione delle figure vascolari.

Alcune rappresentazioni tratte dai vasi greci, come il celebre naufragio di Pithecusa: ritracciato, restaurato, animato, ha ispirato una scena che ne riprende l’arcaico linguaggio pitttografico attualizzandolo nel secolo digitale.

Lo stesso accade per le scene del viaggio di Ulisse nel Tirreno, Polifemo, Circe, le sirene.

Le pitture vascolari prendono vita,  raccontano miti e mettono in scena momenti di vita quotidiana.

Installazione immersiva “Etruschi di frontiera”