La Conferenza Internazionale e Art Festival sulla Letteratura Elettronica ELO 2022 (E2Lit:Education and Electronic Literature) si terrà a Como, 30, 31 Maggio e 1 Giugno, per la prima volta in Italia.
Carraro Lab terrà un intervento dal titolo: “immersive education and metaverse for culture”, prefigurando il nuovo scenario di Internet 3 dove la realtà virtuale e aumentata abilitano nuovi linguaggi e forme espressive.
Nel mondo la letteratura elettronica è una realtà dall’inizio di questo nuovo millennio, venendo sviluppata, studiata, proposta in centri di ricerca e Università, in mostre e in ambienti educativi e di apprendimento informale. In Italia è una stella nascente che non ha ancora trovato il terreno più fertile per inserirsi ma sta velocemente crescendo nei molteplici ambiti appena indicati.
La prima conferenza italiana è stata concepita per la prima volta per uscire dal mondo prettamente universitario e per aprirsi al pubblico dei giovani, al territorio in cui si fondono cultura ed esperienza, educazione e tradizione. Per questo si è riusciti a inserirla nel contesto di una scuola tra le più antiche d’Europa e a rendere il suo percorso vicino ai ragazzi.
La letteratura elettronica o letteratura digitale è un genere di letteratura che comprende opere create esclusivamente su e per dispositivi digitali, come computer, tablet e telefoni cellulari. Un’opera di letteratura elettronica può essere definita come “una costruzione la cui estetica letteraria emerge dal dato computazionale”. Queste opere possono esistere solo nello spazio per cui sono state sviluppate/scritte/programmate, ovvero uno spazio digitale. Non sono digitalizzazioni di opere cartacee: la letteratura elettronica sfrutta e usa tutte le potenzialità del medium digitale: ci saranno così opere interattive, collaborative, o create da un software, e opere dove parole e lettere si possono muovere, apparire e scomparire automaticamente o grazie a un semplice click del lettore. Questi testi, spesso, non possono essere stampati facilmente, o non possono essere stampati affatto, perché gli elementi cruciali del testo non possono essere riportati su una versione stampata, se ne perderebbe il senso e l’estetica.