LA STANZA DELLE MERAVIGLIE AL TRIANON
La “stanza delle meraviglie”, inaugurata a Napoli il 21 ottobre 2021 presso il teatro Trianon, è un progetto significativo nel panorama della valorizzazione digitale dei Beni culturali. Si tratta di una installazione immersiva dedicata all’universo della canzone napoletana, che nel rispetto storiografico dei brani musicali dà forma a scenari virtuali spettacolari e coinvolgenti. lo spazio immersivo è stato ideato da Marisa Laurito e disegnato da Bruno Garofalo. La “stanza delle meraviglie” offre al pubblico la possibilità di “vivere” letteralmente nel mondo unico della canzone napoletana, ricreato grazie al programma di digitalizzazione dei beni culturali della Regione Campania attuato da Scabec. Marisa Laurito, direttrice artistica del teatro Trianon, ha affermato riguardo all’iniziativa: “Con il Trianon Viviani, Napoli ha finalmente un tempio, che racchiude, protegge e diffonde anche all’estero la nostra grande tradizione musicale.”
L’immaginario napoletano assume forma immersiva
Grazie a una complessa multi proiezione di contenuti digitali, i visitatori possono immergersi nella Napoli del periodo classico della canzone napoletana, il periodo che va dalla fine dell’Ottocento fino alla seconda guerra mondiale. L’installazione mette in scena venti brani, che corrispondono ad altrettanti ambienti simbolici, rappresentativi dell'”immaginario napoletano” evocato dalle canzoni. La canzone napoletana entra così a pieno titolo nel XXI secolo, grazie alla sua “trasformazione digitale” che ne rinnova e ne amplifica il messaggio universale.
La struttura dell’installazione
La videoinstallazione occupa sia le pareti che il pavimento, ed è suddivisa in due aree separate da un velo semitrasparente sul quale campeggiano gli ologrammi dei protagonisti, i cantanti che interpretano i brani. La prima sala è dedicata alle emozioni che le canzoni ci trasmettono, veicolate da paesaggi pittorici, vedute fotografiche, elementi naturali coinvolgenti come il mare, il cielo, l’eruzione del Vesuvio. I cantanti appaiono sia sul velo olografico centrale, sia sulle pareti, integrati nei paesaggi virtuali. Si tratta dell’ambiente principale, l’ambiente della canzone e del sogno, con due grandi pareti speculari, il pavimento, e la tripolina che ospita gli attori in un ologramma. Nelle due pareti sono collocati gli attori su uno sfondo dipinto o fotografico ricreato ad hoc. Il velo che separa le due sale, detto “ tripolina” è un sipario trasparente, percorribile, che divide ma non divide completamente le due sale, dominato da grandi figure olografiche. Superato il velo olografico si passa alla seconda sala, dedicata ai documenti originali. Si tratta di un ambiente secondario, luogo della realtà e della storia , che contiene sulla seconda tripolina lo sfondo per gli attori della prima tripolina, e su due pareti laterali una serie di documenti storici animati in relazione alla canzone della prima sala. La seconda sala sviluppa una narrazione parallela e sincronizzata alla prima, ma fornendo una esperienza più razionale e storiografica del mondo corrispondente ad ogni canzone, con i testi delle canzoni che scorrono, fotografie dei luoghi citati, disegni dell’epoca, copielle. In alcuni momenti tutti i proiettori, compreso quello del tendaggio centrale e quello del pavimento, convergono su un unico contenuto, ad esempio le onde del mare, le nuvole, i lapilli dell’eruzione, creando una esperienza immersiva molto coinvolgente.
Ologrammi melodici
I cantanti del teatro Trianon, specializzati nella rievocazione filologica della canzone napoletana, nelle loro performance canore e coreografiche in costume sono stati ripresi in chroma key, e appaiono come ologrammi al centro dell’ambiente, su una superficie semitrasparente e lucefacente costituita da sottili filamenti. Tale sottile diaframma, una evoluzione delle tende dette “tripoline” divide la prima sala, dominata da contenuti pittorici emozionali, dalla seconda dedicata a documenti storici originali, compreso i testi delle canzoni.
I contenuti dell’installazione
La Stanza delle Meraviglie consiste in un’esperienza multisensoriale lunga circa trenta minuti, che integra le figure olografiche dei cantanti in scenari digitali generati da frammenti pittorici tra Ottocento e Novecento. Le canzoni sono interpretate nel rispetto filologico sia delle partiture che dei testi. Prende vita cosí un mondo multimediale in cui musica, versi, dipinti ed effetti speciali contribuiscono a creare scenari coerenti coi brani scelti.
Storytelling immersivo
L’esperienza digitale è suddivisa in vari alcuni nuclei tematici. Lo spettacolo inizia nelle vie popolari e nel mercato, popolato da scugnizzi e venditori, che intonano le prime canzoni. Con il secondo nucleo tematico si passa in riva al mare del Golfo di Napoli, alla cui rinomata bellezza cui sono dedicati celebri brani. Il terzo tema ci sposta nel territorio campano, fino alla Costiera Amalfitana. L’atmosfera elegiaca si spezza per l’eruzione del Vesuvio, che sommerge con i suoi lapilli le rovine di Pompei. Una funicolare ci conduce sul monte, con le note universali di Funiculí funiculá. Un originale brano di Viviani, “’a rumba d’ ‘e scugnizze “ scandito dai versi dei venditori, ci riconduce nel mercato originario.
Il progetto “La stanza delle meraviglie” è finanziato e promosso dalla Regione Campania nell’ambito di Ecosistema Digitale Cultura Campania – POR FESR 2014-2020 Progetto ArCCa – Architettura della Conoscenza Campana – Contesto Musica, Coordinatore Scientifico prof. Pasquale Scialò, attuato da Scabec SpA.