Webinar " Uniexportmanager - Export Mai stato così vicino alle PMI - Fiere Virtuali"

Carraro LAB ha partecipato al Webinar ” Uniexportmanager – Export Mai stato così vicino alle PMI – Fiere Virtuali”. Riportiamo di seguito i passaggi del dibattito. Il video su youtube riproduce il dibattito e  l’intervento. Nel video vengono riportate anche successive domande dei partecipanti.

Gualtiero Carraro è socio fondatore di Carraro Lab e diverse altre start-up innovative. Dopo un’importante esperienza negli anni 90 con le fiere fisiche in Fiera Milano ha saputo cogliere l’importanza del mondo del digitale e virtuale seguendo importantissimi clienti tra i quali Rai, Finmeccanica, Samsung ed appunto Fiera Milano ed Expo 2015 (in merito al quale avremo presumibilmente modo di vedere qualcosa insieme oggi).

Di seguito le domande per Gualtiero, anche grazie agli spunti ricevuti da alcuni dei partecipanti al webinar.  

1) Gualtiero, lei che è nel mondo delle fiere virtuali da parecchio tempo sa meglio di tutti noi però che questo tema sia proprio adesso di grande attualità. In questi giorni mentre preparavamo questo webinar abbiamo raccolto opinioni anche molto diverse tra di loro (e vi posso anticipare che il sondaggio lo dimostra in maniera inequivocabile). Quanto incide in questo l’appartenere a diverse categorie di stakeholder (poli fieristici, organizzatori di eventi, gestori di collettive e singole imprese)? In poche parole: quanto cambia l’opinione a seconda dei diversi punti di vista? 

Confermo che i punti di vista degli operatori sono molto diversi:

Tra le aziende l’esigenza è colmare la lacuna derivante dalla cancellazione degli eventi fisici. Le grandi aziende – con le loro agenzie di comunicazione – chiedono di sviluppare stand ed eventi virtuali autonomi. Le PMI cercano invece contatti con i buyer, e quindi aderiscono a piattaforme come BEE In the business. Gli enti fieristici stanno seguendo un approccio Phygital: misto tra fisico e digitale. Intendono quindi tenere ancora degli eventi nel 2020, ma di piccola portata e integrati col digitale. Gli editori invece cercano piattaforme virtuali autonome. Gli enti locali stanno cercando di creare nel digitale gli eventi a cui partecipavano con collettive di stand de loro territorio.

2) Quali ulteriori evoluzioni lei ipotizza per la seconda parte del 2020? 

Ci saranno molti eventi virtuali, organizzati da singole aziende. Le fiere fisiche saranno ridimensionate, ma con una espansione virtuale. Gli strumenti immersivi On Line saranno piuttosto gettonati

3) Chi non ha esperienze di fiere virtuali oggi ci chiede nel concreto quali funzionalità possano essere attivate, quali sono i servizi best-seller? 

Nell’ordine direi:

  • Eventi virtuali con videocomunicazione
  • Piattaforme di e-business
  • Cataloghi virtuali
  • Stand virtuali

4) Si parla anche di stand virtuali gestiti da una singola impresa in autonomia, quando vale la pena attivare questo strumento? 

Uno stand virtuale può essere anche inteso come un sito internet 3.0. Quindi una azienda che ha un vecchio sito 1.0 o vuole comunque arricchire il suo sito 2.0, può considerare logico passare al web 3.0. Quindi passare ad un sito tridimensionale, con tour virtuali e un catalogo 3D. Aggiungendo funzionalità di video-comunicazione, ecco che siamo di fronte ad uno stand virtuale,

5) Pare che Cassa Depositi e Prestiti (e ce ne ha parlato poco fa anche Massimo) sarà particolarmente attiva in ambito Digital, lei ha qualche elemento in più da darci in merito a questo intervento pubblico?

Fino a ieri venivano offerte forme di finanziamento agevolato relative ai costi di partecipazione a eventi fisici: trasferte, stand, materiali promozionali. Nella fase di sospensione delle fiere fisiche, è ovvio che il budget di CDP – Sace-Simest possa orientarsi a coprire altre tipologie di costi: adesione a eventi virtuali, contenuti e cataloghi 3D, attività promozionali collegate

APPROFONDIMENTI

Buyer Platform Bee In The Business

Fiere Virtuali

Export Digitale

Eventi Virtuali