Arte contemporanea e VR: Christo

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La realtà virtuale sta entrando in contatto con l’arte contemporanea, in diverse modalità. La prima e più immediata è la riproduzione in video 360 di mostre e installazioni. Tra queste, la celeberrima “Floating Piers” di Christo, realizzata sul Lago d’Iseo nell’estate 2016. Grazie al video 360 pubblicato da Explora su Youtube, è possibile ripercorrere virtualmente la passerella galleggiante, con una esperienza immersiva ad emotivamente coinvolgente.

Esiste già anche un filone di ricerca artistica sviluppato con Oculus: all’interno dei contenuti offerti dalla piattaforma, indossando il visore Samsung Gear VR, si possono  visitare esempi di  mostre virtuali di arte contemporanea.

Carraro LAB sviluppa da anni la relazione tra arte contemporanea e realtà virtuale. Gualtiero e Roberto Carraro hanno partecipato con il gruppo MIDA alla Biennale di Venezia dedicata ad Arte, Tecnologia e Informatica, a Documenta Kassel e alla Videonale di Bonn. Un caso emblematico di una performace artistica in Virtual reality  è la Serata Futurista  realizzata su Second Life già nel 2007. Altri filoni  di ricerca artistica di Carraro LAB sono il sito Emoticon Art,  dedicato al codice pittografico delle Emoticon, ormai universale,  e l’analisi dei codici 3D della virtual reality.

Roberto Carraro è docente all’Accademia d’arte di Brera, il corso del 2015-2016 è dedicato alla rivoluzione dei  media immersivi.