Campus didattici: Laboratori tecnologici

La progettazione dei campus didattici

La realizzazione di un campus didattico richiede una progettazione avanzata per la realizzazione di infrastrutture e piattaforme tecnologiche, finalizzate all’innovazione digitale e al potenziamento di laboratori innovativi connessi a Industria 4.0.

Le soluzioni digitali devono essere finalizzate a favorire l’adozione di processi standardizzati e modelli di servizio innovativi e omogenei per la filiera formativa tecnologico-professionale. Più in generale, il progetto dei campus didattici si inserisce nel quadro della transizione digitale del sistema scolastico italiano.

Carraro LAB ha sviluppato un’ampia gamma di laboratori per le professioni digitali del futuro negli Istituti Tecnici e Professionali e negli ITS Academy in tutta Italia, basati su una serie di piattaforme digitali innovative con le tecnologie dell’industria 4.0 - Intelligenza Artificiale, Realtà virtuale e Aumentata - applicate a tutte le filiere tecnologiche-professionali, dal turismo all’energia, dal biomedicale all’agroalimentare, fino al marketing e alla meccatronica.



Partendo da questa esperienza unica, Carraro LAB è in grado di supportare gli istituti nella progettazione personalizzata dei Campus Didattici, finanziati dal MIM per attuare e promuovere la riforma 4+2. Le informazioni pubblicate e comunicate in queste pagine web forniscono un primo supporto ai progettisti dei Campus Didattici al fine di interpretare le linee guida generali e attuare specifici progetti efficaci sul piano didattico, funzionali alla promozione e all’orientamento, tecnologicamente avanzati, personalizzati sui contenuti e sulle esigenze formative di ogni singolo istituto.

Nell’ambito del processo di innovazione didattica promosso dal piano Next Generation UE – che in Italia si traduce nel PNRR – si identificano alcuni filoni che riguardano la formazione alle professioni del futuro negli istituti Tecnici e Professionali, e negli ITS Academy.

In particolare, queste aree di intervento fanno riferimento a:

  • Campus didattici tecnologicamente avanzati
  • Laboratori per le professioni digitali del futuro
  • Filiera formativa tecnologico-professionale

I campus didattici tecnologicamente avanzati

Secondo le indicazioni ministeriali, i Campus didattici sono articolati in più laboratori ad alta tecnologia, con specializzazione in uno o più dei settori tecnologici, quale luogo di:

  • Orientamento e networking
  • Formazione e didattica innovativa
  • sperimentazione e Innovation Design
  • ricerca sulle nuove professioni del futuro

I Campus didattici devono valorizzare e accelerare la didattica laboratoriale e il legame tra scuola, ITS, impresa, territorio, rafforzando le peculiarità, la cultura e le vocazioni economiche del contesto di appartenenza.

Il riferimento all’alta tecnologia si precisa meglio con le tecnologie dell’industria 4.0, tra cui l’ Intelligenza Artificiale, la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata.

Gli elementi dei campus didattici

Il progetto di un campus didattico tecnologico deve tenere conto di diversi elementi:

  • le tecnologie laboratoriali 4.0
  • la formazione dei docenti
  • l’organizzazione dello spazio di apprendimento
  • i contenuti professionali dei laboratori specializzati

All’interno di un istituto tecnico e professionale, il campus didattico si traduce in un percorso pluriennale per la formazione alle professioni del futuro, abilitato da tecnologie 4.0, con una specifica focalizzazione sul digitale.

Grazie a precedenti bandi, tra cui “Scuola 4.0: scuole innovative, cablaggio, nuovi ambienti di apprendimento e laboratori”, nelle istituzioni scolastiche sono state realizzati importanti investimenti in termini di connettività e di tecnologie hardware. Questi investimenti da soli, tuttavia, non costituiscono un campus didattico tecnologicamente avanzato.

Un ulteriore fattore abilitante è la formazione dei docenti, che è in corso di realizzazione con ulteriori misure del PNRR (DM 66).

Spazi di apprendimento per i laboratori tecnico professionali: XR edulab

La creazione di un Campus didattico ha una accezione spaziale, e comporta quindi una specifica organizzazione dello spazio di apprendimento, compatibilmente con gli ambienti disponibili. Si richiedono spazi didattico-laboratoriali innovativi e sperimentali, in grado altresì di favorire la programmazione e l’implementazione di attività formative integrate.

Carraro LAB ha elaborato un format innovativo per la creazione di laboratori immersivi,in realtà virtuale e aumentata, all’interno di normali aule con un opportuno design dell’arredo e dell’ergonomia didattica.

I laboratori immersivi prevedono tre modalità di interazione didattica con tecnologie avanzate:

Proiezione immersiva

I contenuti immersivi vengono visualizzati su schermo o su proiezioni multi-schermo, creando una lezione frontale più emozionale e interattiva.

Esplorazione in realtà virtuale

Grazie ai visori di realtà virtuale, gli studenti vivono esperienze immersive dedicate ad argomenti curriculari o a percorsi creati appositamente.

Interazione in realtà aumentata

La realtà aumentata permette di visualizzare all’interno della classe modelli 3D e di interagire muovendosi attorno e con le mani.

Grazie a XR edulab - una piattaforma in cloud per la formazione immersiva utilizzabile da schermi, PC, tablet, visori VR e AR - si può realizzare la riqualificazione degli spazi scolastici, o extrascolastici - affinché si trasformino in ambienti di apprendimento connessi (Connected Learning Environments) adattabili, flessibili e digitali, con laboratori tecnologicamente avanzati e un processo di apprendimento orientato al lavoro.

Il cuore di un Campus didattico tecnologico sono i contenuti professionali dei laboratori specializzati. In questo ambito Carraro LAB ha sviluppato una esperienza unica in Italia, collaborando con numerosi Istituti dei vari indirizzi tecnici e professionali, e con gli ITS Academy delle varie filiere tecnologiche.

Tecnologie e allestimento dei campus didattici

L’allestimento fisico di un campus didattico, viste le finalità non solo didattiche ma anche di orientamento e networking, comporta alcune scelte tecnologiche e di arredamento e layout:

  • Proiezioni interattive e grande schermo: si consiglia, in relazione alle dimensioni dell’ambiente, di ricorrere alla visualizzazione interattiva di immagini immersive su grande formato, quindi su schermi interattivi di grandi dimensioni o con proiezioni multi-screen. Anche la qualità dell’audio in sala è rilevante.
  • Interazione con visori in realtà virtuale e aumentata: per le esperienze AR e VR è preferibile scegliere visori con capacità di gestire entrambi i formati, quindi ad esempio il Meta Quest 3.
  • Sedute girevoli e con rotelle: per riconfigurare l’ambiente in modo flessibile e dinamico si consigliano sedie girevoli a rotelle, adattabili sia per la presentazione frontale classica che per la fruizione in VR che per l’interazione mobile in AR.
  • Connettività: nei Connected Learning Environments è ovviamente fondamentale accedere in rete a larga banda.
  • PC performanti e periferiche: per gestire contenuti 3D è opportuno dotarsi di PC con adeguate capacità computazionali. L’accesso simultaneo a contenuti dotati di interazioni audio richiede dispositivi con microfono e cuffie auricolari.
  • Una videocamera 360: permette di creare nuovi contenuti immersivi, da caricare nelle piattaforme.

Le soluzioni di Carraro LAB per i campus didattici laboratoriali

Forniamo nei seguenti link una descrizione degli ambiti formativi dei campus didattici con riferimento a soluzioni tecnologiche, metodologie didattiche, laboratori sviluppati da Carraro LAB all’interno di decine di Scuole secondarie di II grado e di ITS Academy. Carraro LAB dispone di un ampio catalogo di Laboratori per le professioni del futuro per le diverse filiere tecnologico-professionali, basati sulle tecnologie industry 4.0: Intelligenza Artificiale, Realtà Virtuale e Realtà Aumentata.