Rai 1 Codice: l'educazione immersiva

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Nella puntata di CODICE su Rai 1 del 6 settembre 2024 è andato in onda il servizio di Pierluigi Siena dedicato alla educazione immersiva integrata con l’Intelligenza Artificiale, incentrato sulle soluzioni e visioni di Gualtiero e Roberto Carraro, già attive e presenti in centinaia di scuole italiane.

La puntata integrale è visibile al seguente link su Rai Click. Il servizio sulla educazione immersiva parte a un’ora e 18 minuti dall’inizio della trasmissione.

Il concetto antropologico alla base delle metodologie didattiche è quello dell’Homo Extensus: realtà estesa ed intelligenza artificiale non devono sostituire le facoltà intellettive umane, ma estenderle. Con l’intelligenza estesa possiamo fare cose oggi impossibili: viaggiare nel tempo, prevedere il futuro, diventare imprenditori di successo, parlare decine di lingue…

Si parte dalla considerazione che il digitale è anche un rischio: negli ultimi decenni social e smartphone hanno contribuito alla riduzione del quoziente intellettivo delle nuove generazioni, e l’AI può addirittura peggiorare le cose, portando alla atrofizzazione di competenze che vengono sostituite e abbandonate.

Gualtiero e Roberto Carraro in onda su Codice, Rai 1. Sullo sfondo la scenografia del meta-mirror, uno specchio virtuale generato dalla intelligenza artificiale

Il tempo trascorso dai ragazzi nel digitale deve trasformarsi da rischio a opportunità.

Occorre affrontare l’Intelligenza Artificiale posizionandosi “over-the-AI“, al di sopra dei modelli AI, per assumerne il controllo, esercitare il senso critico, per plasmare questa tecnologia che sta diventando una materia prima, una commodity.

Nella scuola è necessario introdurre un nuovo approccio alla cultura , nuove competenze digitali per le professioni del futuro.

Viene descritta anche la trasformazione dello spazio di apprendimento nell’apprendimento immersivo, che alla tradizionale classe impostata per la lezione frontale aggiunge la fruizione di esperienze virtuali e l’interazione con oggetti olografici.

Nella scenografia dell’intervista è stato utilizzato il meta-mirror, uno specchio virtuale generato dalla intelligenza artificiale, che trasporta gli intervistati all’interno di mondi virtuali.