L’Immunity Passport. Una piattaforma digitale per ripartire con il lavoro e il turismo durante l’emergenza Covid19

Che cos’è il certificato di immunità (da alcuni definito anche patente di immunità o immunity passport)?

In che modo potrà contribuire alla ripresa delle attività economiche nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus?

Quali piattaforme tecnologiche possono abilitare questa opportunità per settori strategici come il turismo?

La ricerca di soluzioni per far ripartire le attività economiche dopo – ma anche durante – l’emergenza Coronavirus spazia dai vaccini e terapie ai test e APP di monitoraggio, oltre ovviamente al distanziamento sociale e ai dispositivi di protezione.

La mancanza di precedenti ha spiazzato soprattutto i paesi occidentali, che sono stati investiti pesantemente dai contagi. In questa fase specifica, sta emergendo una nuova opportunità, che definiamo CERTIFICATO DI IMMUNITA’.

In sostanza si tratta di sottoporre le persone che hanno avuto sintomi – o hanno frequentato soggetti contagiati pur essendo asintomatici – ad  esami rapidi del sangue che identificano la presenza di anticorpi al virus e quindi accertano se il contagio è già avvenuto, con la conseguente immunizzazione.

In Veneto e Lombardia si sta insistendo per fare su larga scala il test degli anticorpi. Si suppone che abbiano già contratto e superato il virus diversi milioni di persone nel Nord Italia. Che adesso sono immuni, quindi se vengono certificate (come si fa ad esempio per i vaccini per un viaggio in Africa) possono sia lavorare che viaggiare in sicurezza. In Germania sta già lavorando sui test e il certificato di immunità, il Regno Unito ha avviato procedure specifiche. Questo significa che entro l’estate ci saranno decine di milioni di europei immuni.

Il nucleo più ricco dell’Italia è stato contagiato. E rappresenta un notevole volando economico con grande capacità di spesa. Province ricche come Brescia e Bergamo sono già state contagiate e l’hanno superato in massa, anche asintomatici. Ma adesso siamo bloccati perchè manca una visione politica e ufficiale definitiva sul test e sul certificato.

Arriverà nel corso di Aprile-maggio ma occorre accelerare e prepararsi per questa iniziativa.

Sulla stampa estera la questione è già chiara e si sta arrivando a soluzioni concrete. I test ci sono, rapidi. Ma occorre una certificazione ufficiale, accettata anche a livello internazionale, come nei vaccini.

Si richiede una “patente di immunità”, che attesti due fattori:

  1. Sono presenti gli anticorpi del Coronavirus, quindi la persona è stata immunizzata e non può più essere contagiata
  2. Il paziente non è più positivo al tampone, cioè non è più contagioso

Risulta evidente che una persona che non si può né ammalare né contagiare altri, rappresenta un alto potenziale per la ripresa dell’attività economica, oltre a poter svolgere ruoli socialmente utili, come ad esempio accompagnare persone fragili e a rischio di forme gravi di infezione da Coronavirus.

Per logica la diffusione della patente di immunità partirà dal personale sanitario, dai pazienti dimessi dagli ospedali, per estendersi ai volontari, ai lavoratori (le aziende sono interessate a sostenere i costi del test) e infine al pubblico generico, in particolare a chi ha presentato sintomi oppure è stato a contatto con positivi, seppure asintomatico (oltre il 50%).

 

RASSEGNA STAMPA

IL SOLE 24 ORE:  Esami rapidi del sangue per tornare al lavoro: il Governo studia la fase 2, le aziende ci pensano

BUSINESS INSIDER: The UK plans to issue coronavirus ‘immunity passports’ so people can leave the lockdown early

STRAIT TIMES: Coronavirus: Beijing hotel guests must show negative test results

IL SECOLO XIX. Coronavirus, Locatelli: “Test sierologici per decidere ripresa attività produttive”

THE SUNDAY TIMES – Compulsory coronavirus test could get travellers back in the air

IMMUNITY PASSPORT

Piattaforma digitale per il rilancio del turismo

Nella fase acuta della crisi, il settore turistico è sostanzialmente congelato. Il distanziamento sociale, i confini chiusi, l’impossibilità di circolare ha quasi azzerato i viaggi. Non è facile immaginare una ripresa, tra molte restrizioni e i rischi di ulteriori focolai e lockdown.

Milioni di persone immunizzate, se si arriva ad un “Immunity Passport”, possono salvare almeno in parte il turismo dal disastro assoluto prospettato per il 2020. Per il settore turistico il ”certificato di immunità” è questione di vita e di morte. A Pechino alcuni alberghi hanno già iniziato ad accogliere i pazienti con certificato di immunità.

Carraro LAB propone lo sviluppo di una iniziativa e piattaforma strutturata per supportare la diffusione e la gestione dell’”Immunity Passport”, in particolare per il rilancio del turismo.

 

Coronavirus Italy turista con mascherina protettiva

Coronavirus Italy turista con mascherina protettiva

FASE 1 – INFORMAZIONE SANITARIA E NORMATIVA – IMMUNITY PASSPORT “HOW IT WORKS”

Che cos’è il passaporto di immunità? In quale quadro sanitario e normativo si inserisce? Dove e come viene realizzato nel mondo? In che modo si applica al turismo, sia per l’operatore professionale che per l’utente finale? Si realizza un osservatorio, supportato da un web magazine specializzato e personalizzato (basato su web aggregation + content curation internazionale) dedicato alle soluzioni mediche per i test, ai provvedimenti statali e locali in diversi paesi, alle case history ai risultati nel settore turistico, fino a seguire i passaggi per la creazione ufficiale di un certificato di immunità nazionale e internazionale, valido anche per il turista.

 

FASE 2. PER GLI OPERATORI TURISTICI – CONSULENZA E FORMAZIONE, EVENTI VIRTUALI, OPPORTUNITA’ DI LAVORO

Come si gestisce l’”Immunity Passport” nelle agenzie di viaggi, nei mezzi di trasporto, nelle strutture ricettive? Come ci si regola con i diritti del lavoratori: ad esempio, è possibile reperire personale con certificato di immunità? Attraverso la piattaforma si sviluppano Eventi virtuali, Kit informativi strutturati, pacchetti di formazione On Line e di consulenza per enti turistici, Tour Operator, operatori dei trasporti, strutture ricettive. Viene sviluppato un Marketplace integrato con Linkedin per raccogliere candidature di figure professionali del turismo con certificato di immunità. La piattaforma comincia a raccogliere manifestazioni di interesse e adesioni per pacchetti e offerte turistiche specifiche per l’Immunity Passport.

 

FASE 3. PER I VIAGGIATORI – PROMOZIONE E BOOKING

E’ possibile prenotare un viaggio “coronavirus free”? Dove si può effettuare un test per l’immunità? Quanto costa e come si realizza? Con un approccio sia B2B verso le agenzie, che verso gli utenti finali, si realizza una promozione dell’Immunity Passport. Vengono redatte e pubblicate le linee guida per i viaggiatori. Si promuovono offerte di pacchetti per viaggiatori centrare sul certificato di immunità.

FASE 4.  – ECOMMERCE, TEST  E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

Test covid19 certificato CE . Origine: korea

Test covid19 certificato CE . Origine: korea

 

In relazione ai paesi e alle destinazioni visitate, di quali dispositivi di protezione si deve dotare il viaggiatore e la struttura ricettiva? Esistono canali B2B per l’approvvigionamento di dispositivi dedicati al personale? Considerando la persistenza della crisi da Coronavirus,  la piattaforma, realizza anche l’importazione su larga scala (attraverso il canale on Line BEE) di soluzioni  e prodotti per i test (Test covid19 certificato CE . Origine: korea. reagente di PCR in tempo reale. tempo per il risultato dopo l’estrazione: circa 80 minuti) e i dispositivi di protezione (mascherine chirurgiche, tute e occhiali protettivi, guanti, ecc..)