Arriva Magimask, la Mixed Realty ad alta definizione

Nell’evento CULTURA IMMERSIVA all’Accademia di Brera il 15 marzo è stata presentata al pubblico MAGIMASK, una soluzione per molti aspetti disruptive nell’ambito della realtà aumentata.

MAGIMASK offre immagini più ampie e di maggior risoluzione rispetto ai visori Vr e agli occhiali AR standard, ed è compatibile con tutte le app di realtà aumentata su smartphone. Nell’evento a Brera i partecipanti hanno potuto provare dal vivo MAGIMASK con alcune applicazioni internazionali, presentate da Fulvio Massini e Carraro LAB.

reportage fotografico evento cultura immersiva a Brera

reportage fotografico dell’evento “cultura immersiva” a Brera

La breve storia degli occhiali di Augmented Reality ha visto dei flop clamorosi, come i GOOGLE GLASS, dei dispositivi da anni ancora  in versione BETA, come gli Hololens di Microsoft, altri occhiali in uso come gli EPSON MOVERIO, tutti caratterizzati da un limite percettivo molto rilevante: l’area destinata alla visualizzazione del contenuto aumentato è un riquadro parziale e marginale, non tutto lo spazio di visione. L’occhio deve quindi tenere sotto controllo contemporaneamente sia la visione reale dell’ambiente, sia il riquadro laterale, con un evidente fastidio e limite percettivo.

MAGIMASK invece proietta l’immagine aumentata a pieno schermo, sovrapposta all’intero campo visivo, grazie ad una lente brevettata. In questo senso MAGIMASK si inserisce nel filone della Mixed Reality, realizzando a costi molto più accessibili le promesse future in fase di rilascio da dispositivi molto più impegnativi e complessi come MAGIC LEAP, finanziato lo scorso anno con 2 miliardi di dollari.

Il notevole vantaggio di MAGIMASK è sfruttare la straordinaria concentrazione di tecnologia oggi presente negli smartphone di nuova generazione. In particolare viene valorizzata l’intera risoluzione dello schermo (non suddiviso in due oculi stereoscopici). Inoltre si possono adottare applicazioni di AR molto evolute, basate ad esempio su Apple AR KIT o Google AR Core, che si avvalgono della potenza di calcolo degli smartphone.

Immaginiamo quindi di trovare un dinosauro 3D, pienamente animato e ad alta risoluzione, nel cortile di Brera, e di potergli girare attorno mentre l’animale ci tiene d’occhio.

magimask: dinosauro in realtà aumentata a Brera

magimask: dinosauro in realtà aumentata a Brera

 

Nel cielo compaiono degli pterodattili che, una volta avvistati, si avvicinano minacciosi all’utente. Il tutto in piena coerenza con l’ambiente reale, accuratamente rilevato in 3D traking. Un impatto percettivo davvero wow. Da provare il 15 marzo.