Web 3.0 - Realtà Virtuale e Aumentata su internet

IL WEB 3.0: INTERNET DAL 2D AL 3D

Fin dai suoi albori, il web è stato immaginato come un ambiente 3D: non a caso buona parte delle parole chiave relative alla rete sono evocazioni spaziali e tridimensionali: "sito, portale, navigare, virtuale…". Tuttavia il World Wide Web è stato finora principalmente un contesto 2D, una infinita rete di pagine piatte collegate tra loro da link ipertestuali. Anzi, con l’avvento degli smarphone e dei social nella fase web 2.0 la tendenza al "flat design" ha rappresentato il filone dominante.

Oggi le cose stanno cambiando: l’affermazione delle tecnologie di realtà virtuale e aumentata sta aggiungendo la terza dimensione alla user experience di Internet. Inoltre i player globali del digitale hanno concordato una serie di standard tecnologici che abilitano lo sviluppo di Internet 3.0.

IL LABORATORIO DEL WEB 3D

Carraro LAB ha sviluppato un consistente laboratorio sul web 3D, basato su ricerche e case history pluridecennali, che sta generando piattaforme e soluzioni innovative, dal marketing immersivo all’e-learning 3D per la RAI, dal turismo a 360 gradi per il portale Italia ai parchi a tema e musei 3D come la piattaforma Time Machine presentata da Google al parlamento UE e infine alle fiere virtuali con Neoexpo e il virtual tour di Expo 2015.

I PRIMI ESEMPI DI WEB IMMERSIVO: STREET VIEW NASCE IN ITALIA

La più popolare applicazione di web immersivo al mondo è Street View, introdotta da Google Nel 2007. Pochi sanno che in realtà questa soluzione è nata in Italia, nel 2006. il team di Carraro LAB ha sviluppato le prime auto con telecamere a 360 gradi in grado di creare mappe 3d geolocalizzate, e su commessa di Tuttocittà l’Italia è stato il primo paese al mondo a vedere realizzata una vasta mappatura immersiva "street level"

LA PARENTESI DI SECOND LIFE

L’ambito web dove si è maggiormente espresso il 3D è comunque quello dei videogame, tra i quali è emersa la celebre parentesi di Second Life. Carraro LAB ha realizzato diverse isole in Second Life, tra cui quella dell’Inter e la performance del futurismo. La mancanza di standard ha presto isolato e spento Second Life, anche se oggi sono rinate diversi ambienti 3D partecipativi con caratteristiche simili.

LA VIRTUAL REALITY CROSS MEDIALE: DALL’IPAD 2 DI JOBS AD EXPO 2015

Il lancio di Oculus e degli altri visori di realtà virtuale ha inaugurato una nuova fase nella user experience, creando applicazioni immersive. Tuttavia, i contenuti sferici sono utilizzabili con un approccio cross mediale non solo nei visori, ma anche su web, mobile e in installazioni immersive. Nel 2011 Carraro LAB ha realizzato la prima applicazione immersiva per Tablet, Roma Virtual History presentata da Steve Jobs che come i visori odierni sfruttava già i sensori dei dispositivi mobili per visualizzare contenuti sferici.

Un importante progetto immersivo cross mediale è stata la piattaforma virtuale di Expo 2015 realizzata da Carraro LAB con il supporto di Dassault Systemes. In questo caso il canale principale è stato il web, ma anche le applicazioni su visori Gear VR sono state utilizzate nell’esposizione universale da un milione di visitatori.

Il 1 dicembre 2018 apre a Mestre M9, il più avanzato museo multimediale in Italia, nel quale Carraro LAB ha sviluppato 15 installazioni immersive nella sezione dedicata al paesaggio, utilizzando visori VR, tablet, pc con browser e altre tecnologie.

WEB VR, AR E XR, I NUOVI STANDARD DI INTERNET 3.0

Dalla evoluzione delle tecnologie di realtà virtuale e aumentata si sono affermati nuovi standard per Internet in 3D, tra cui web VR, web AR, web XR (mixed reality).

Carraro LAB ha utilizzato queste tecnologie per realizzare i primi esempi di siti web VR in Italia, tra cui ad esempio il nuovo sito di 1000 Miglia con ampie sezioni di immersive experience.

Tra i primi casi di siti web VR vanno citati quelli realizzati per il lancio di Trono di Spade per SKy, integrato con Facebook, e per la mostra di Hermes in questo caso un mobile site con ambienti immersivi gigapixel.

Una innovativa visitor experience dei beni culturali è quella sviluppata per la cattedrale di Vercelli con un tour da fruire sia in loco con una segnaletica aumentata che On Line.

Per Mercedes Italia sono stati realizzati due minisiti pilota, con la gamification su web basata su video 360 e su videogame incentrati sulla costruzione in 3D e personalizzazione di auto d’epoca. Per la Formula 1 è stata applicata la tecnologia Facebook AR Studio con tracking facciale On Line e un allestimento nell’evento fisico.

IN VIAGGIO VERSO LO SPATIAL WEB

I nuovi filoni di ricerca applicata di Carraro LAB sono oggi la realtà aumentata su Internet e il 3D Web Design. Stiamo andando verso lo SPATIAL WEB, in grado di offrire esperienze sia in mondi fisici mappati digitalmente che in mondi virtuali di nuova creazione. Con l'affermarsi di wearables, occhiali intelligenti, interfacce AR/VR e IoT, lo Spatial Web si integrerà perfettamente nel nostro ambiente fisico, sovrapponendo ad ogni oggetto reale copie digitalmente avanzate (digital twins) e mondi virtuali completamente immaginari. Una delle prime applicazioni italiane dello SPATIAL WEB è il sito web XR "stelvioexplorer.it ", con funzioni di interazione virtuale col centro visite del parco dello Stelvio.