Soluzioni tecnologiche e servizi innovativi per l’internazionalizzazione delle imprese

Secondo l’osservatorio sull’Export digitale del Politecnico di Milano, l’export del Made in Italy attraverso i canali digitali vale nel 2016 già 7.5 miliardi e cresce con un tasso del 24% annuo. Se allarghiamo il focus dal solo ecommerce di beni e servizi all’intero ambito della internazionalizzazione, compresa l’acquisizione di partner commerciali e clienti B2B attraverso la rete, il settore si ingrandisce notevolmente.

Nonostante la dimensione e il ruolo strategico dell’export digitale, in Italia mancano ancora soggetti specializzati sulle nuove soluzioni tecnologiche, al di là di competenze generiche e ormai tradizionali nell’ecommerce e nel marketing digitale. Le imminenti ondate di innovazioni digitali, quali ad esempio l’Intelligenza Artificiale, la realtà virtuale e aumentata, l’Internet Of Things, offrono notevoli opportunità ancora da sfruttare per l’internazionalizzazione del Made in Italy. Di qui la proposition di Carraro LAB: sviluppare un Competence Center sulle innovazioni digitali per l’export.

Un competence center sulle tecnologie per l’internazionalizzazione

Nel corso di un’esperienza pluriennale, in particolare nel settore fieristico, nelle directory B2B e nel digital marketing, Carraro LAB ha sviluppato competenze sulle soluzioni tecnologiche innovative per supportare l’internazionalizzazione delle imprese. La visione generale sulle innovazioni tecnologiche per l’export, comprese numerose case history, è stata presentata in diversi eventi professionali, tra cui “Go International 2017 - Unicredit”.

Gli operatori economici che possono avvalersi delle diverse soluzioni di export digitale sono almeno di tre categorie:

  1. gli aggregatori di imprese
  2. i grandi brand del Made in Italy
  3. Le piccole e medie imprese
1) Piattaforme per aggregatori di imprese

In un contesto imprenditoriale come quello italiano, caratterizzato dalla prevalenza di Piccole e Medie Imprese - parcellizzate e distribuite sul territorio - è fondamentale il ruolo degli aggregatori:

  • Poli fieristici e manifestazioni specializzate
  • Associazioni di categoria
  • Istituzioni per la promozione internazionale, dall’ICE alle Camere di Commercio
  • Banche e operatori finanziari
  • Distretti industriali e filiere

Questi soggetti mettono già in rete le PMI facendo massa critica e creando piattaforme collettive per l’export che oggi sono soprattutto fisiche (ad esempio: le fiere, le missioni commerciali) ma che possono rapidamente diventare digitali.

Carraro LAB ha sviluppato diverse soluzioni per gli aggregatori e le reti di imprese:

  • Smart Catalog Fiera Milano: una case history unica a livello internazionale: il catalogo delle fiere diventa un aggregatore di contenuti multimediali e un motore di ricerca che integra i siti degli espositori. Per aumentare la visibilità, generare contatti e acquisire nuovi buyers.
  • EXPO 2015 Virtual Tour: la piattaforma ha creato la prima esperienza di massa della Virtual Reality, coinvolgendo 1 milione di persone durante l’esposizione internazionale, nella promozione di territori e brand italiani. La piattaforma multicanale (web, Mobile e VR) è disponibile per nuove iniziative.
  • Casa Italia a San Pietroburgo: il meglio del Made In Italy presentato nel summit Eurasia 2016 con una grande installazione immersiva. Con le tecnologie virtuali le esposizioni collettive possono aumentare il loro impatto sul pubblico internazionale

Smart Catalog  

Expo 2015 Virtual Tour  

Casa Italia a San Pietroburgo  
2) Soluzioni per i brand del Made in Italy

I grandi brand normalmente si sono già strutturati per affrontare l’internazionalizzazione, attraverso i canali classici. Più raramente però adottano i canali digitali, e ancor meno le soluzioni tecnologiche più innovative.

L’identità digitale dei brand italiani normalmente è meno avanzata rispetto ai competitor dei paesi più avanzati. Di qui l’esigenza di proporre anche alle grandi aziende italiane le soluzioni più innovative che i loro competitor internazionali stanno già valutando:

  • Realtà virtuale e aumentata. Comunicare con l’innovazione: nel contesto della rete globale la diffusione di contenuti è sempre più pervasiva e massiva, di qui la necessità di cercare soluzioni innovative e distintive per la comunicazione e il marketing. L’utilizzo dell’innovazione, nelle prime fasi di adozione delle tecnologie, offre il vantaggio di attrarre attenzione e sviluppare iniziative notiziabili. In questo ambito le tecnologie della realtà virtuale e aumentata rappresentano la tendenza emergente. E’ possibile realizzare ad esempio spot e campagne pubblicitarie e packaging di prodotti, abilitati da AR e VR
  • Stand ed eventi aumentati: anche gli allestimenti fieristici gli eventi congressuali, incontri stampa e lanci di prodotto possono essere potenziati grazie alla realtà virtuale e aumentata
  • Web VR: la terza dimensione della digital identity: molti siti italiani sono fermi al web 1.0, altri stanno cavalcando il web 2.0. Ma le Global Internet Company hanno già definito il prossimo standard per l’Internet 3.0: il web VR. Da qui l’opportunità di valutare la creazione di nuove generazioni di siti e APP aziendali
  • Cataloghi virtuali e aumentati: nuove tecnologie come la fotogrammetria e gli scanner 3D stanno abilitando la realizzazione di Cataloghi 3D di prodotti e e-commerce, che saranno per la prima volta tridimensionali.

Campagna pubblicitaria immersiva  

Homi Smart  

Hello Robi  
3) Servizi per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese

Si stima che circa 200.000 PMI italiane già svolgono alcune attività di export, ma tra di esse solo 70.000 lo fanno in modo efficace e strategico. Esiste quindi un grande potenziale di crescita, considerando che le aziende italiane sono oltre 5 milioni.

Carraro LAB, anche attraverso società controllate, ha realizzato una vasta gamma di servizi digitali per le PMI italiane, tra cui:

  • 10.000 servizi di ottimizzazione per i motori di ricerca, anche internazionali
  • 80.000 video aziendali, anche multilingua, con un sistema di sincronizzazione fino a 25 lingue (per TIM, Europages, Seat)
  • 200.000 siti internet, pubblicati attraverso la rete di Pagine Gialle
  • 3.000 Mobile APP aziendali, pubblicate sugli store globali di Apple e Google

Tra i nuovi tipi di servizi digitali per l’export, che stanno per essere abilitati dalle tecnologie innovative, citiamo:

  • Traduzione automatica: gli sviluppi dell’intelligenza artificiale stanno rendendo efficace la traduzione computerizzata, che tra pochi anni supererà quella umana. Solo il 5,5% del mondo parla nativamente inglese, ma i clienti cercano prodotti e servizi nella loro lingua. Anche Google premia i risultati nelle lingue locali. Piattaforme di e-commerce offrono già package di traduzioni automatiche. L’imminente perfezionamento dei traduttori automatici sarà una grande opportunità per le PMI italiane, oggi svantaggiate dalle barriere linguistiche
  • Personalizzazione e pricing adattivo: grazie all’analisi dei dati su prezzi, magazzino e domanda, un algoritmo può adattare in tempo reale il prezzo del prodotto allo stato del mercato. Per il Made In Italy di qualità è possibile aumentare vendite e profitti. Riducendo la pressione sul prezzo tipica dei comparatori dei marketplace
  • Presenza nelle piattaforme globali (Marketplace, Social, Motori di ricerca): nell’attuale scenario globale le aziende italiane possono sviluppare una strategia "Over The Platforms". grazie a servizi avanzati, è possibile: pianificare e ottimizzare l’offerta sui marketplace (apertura vetrine, lead generation, ecommerce), gestire la presenza sui Social Media (Content Marketing), posizionarsi sui Motori di Ricerca (SEO, search ADV). Alcuni esempi: Volete creare una vetrina in Alibaba? Per quali aziende è efficace Amazon negli USA? Monitoriamo il successo dei canali. Youtube non è visibile in Cina? Carichiamo i tuoi video in un canale su Youku Tudou
Come cavalcare l’innovazione digitale dall’Italia

L’Italia ha accumulato ritardo nelle tecnologie digitali: Nelle precedenti ondate, si è posizionata come follower. Ma nelle prossime fasi, la disruptive innovation crea opportunità, scompigliando le posizioni acquisite. Cogliendo sul nascere le nuove tendenze evolutive globali, è possibile passare da follower a innovatori. Partendo oggi – paradossalmente anche in ritardo – si possono cogliere sul nascere i filoni più avanzati, traendo vantaggi e competitività dal ruolo di "first adopter".

Contattate Carraro LAB per sottoporre le vostre esigenze di internazionalizzazione col digitale, potremo condividere soluzioni consolidate o progetti di design innovation all’interno delle aziende.