L’ecosistema della comunità educativa sta impattando con le tecnologie digitali: istituzioni scolastiche, docenti, studenti, famiglie, editori e altri soggetti si stanno affacciando alla nuova dimensione di una smart community.

La rete sta accelerando le relazioni tra i soggetti coinvolti: dal registro elettronico ai gruppi Facebook di classe compaiono i primi segni smart nella comunità educativa.

Progetto Emoticon Art

Progetto Emoticon Art

Piattaforme per la smart community scolastica

La realizzazione di una autentica smart community educativa comporta lo sviluppo di nuove piattaforme abilitanti.
Occorre immaginare, progettare e sviluppare supporti digitali con diverse funzioni innovative.

Iperclasse, la classe condivisa

Un primo obiettivo è la condivisione e messa in rete dei contenuti educativi. Ciò può avvenire anzitutto a livello di classe, attraverso una nuova categoria di tool interdisciplinari in grado di connettere docenti e studenti di una classe: condividendo i contenuti, abilitando collegamenti interdisciplinari, valorizzando le esperienze e i risultati di apprendimento. La classe è l’elemento base della comunità educativa e merita lo sviluppo di un social media dedicato.

Canali didattici partecipativi

La comunità scolastica ha una valenza più ampia rispetto alla classe. La condivisione dei contenuti e delle esperienze formative può avvenire a livello di istituto, ma anche su scala nazionale, grazie alla immediatezza della rete. Molti docenti, spontaneamente, hanno creato canali youtube con le loro video lezioni, blog o altri canali nei social media. Solo grazie a nuove piattaforme di aggregazione, selezione, organizzazione, questo fenomeno spontaneo può trasformarsi in una autentica smart community educativa.

Possiamo immaginare ad esempio, nella maturazione della scuola digitale, canali interattivi disciplinari di tv connessa a internet, magazine digitali per l’aggiornamento dei docenti su tablet, database di link autorevoli selezionati dalla scuola stessa.

Mediateca didattica multimediale

Una piattaforma di indubbia utilità e centralità per la scuola, su scala nazionale, è la mediateca didattica multimediale. A cavallo delle metafore della biblioteca e della enciclopedia, la mediateca didattica è un contenitore strutturato in grado di raccogliere, valorizzare e distribuire moduli educativi multimediali a tutte le scuole, di ogni ordine e grado.

Sul piano dell’architettura tecnologica, la mediateca educativa può trarre spunti importanti dal cloud computing: in effetti è opportuno immaginarla come un cloud dedicato alla scuola. Per altri versi può avvicinarsi ad un App Store didattico, una sorta di libreria dove poter scegliere e scaricare singoli moduli di contenuto. In un altro senso, la mediateca non può prescindere da una organizzazione tassonomica, per materie e voci come wikipedia, e da un motore di ricerca multimediale (Google Universal Search).

Organizzata in modalità bi-direzionale, la mediateca educativa può ricevere e distribuire contenuti interagendo con la smart community scolastica. I moduli possono essere di vari livelli, dalle lezioni multimediali autoprodotte ai libri di testo, fino a simulatori e altri oggetti virtuali sofisticati.

Emoticon Art, concorso per nativi digitali

Emoticon Art è un progetto didattico sviluppato da Gualtiero e Roberto Carraro per Microsoft Italia, che si è concretizzato in una serie di unità didattiche multimediali ed in un concorso per le classi italiane. L’obiettivo dell’iniziativa è comprendere il linguaggio digitale delle emoticon, le sue connessioni con altri sistemi di scrittura visiva come le incisioni rupestri, il Futurismo e il Graffitismo, e promuovere la creazione di emoticon artistiche da parte degli studenti.

Emoticon Art