Mimicon è un codice che si riferisce non solo alle risorse primarie dei linguaggi gestuali, come i Mudras indiani, riscoperti dal teatro d’avanguardia nel ‘900, ma anche alle espressioni multimediali del linguaggio corporeo. Il Codex mimico MIMICON tiene conto anche degli studi sul comportamento umano della etologia, e degli sviluppi multimediali della gestualità, dal cinema muto ai cartoni animati. La gestualità sta irrompendo nella scrittura elettronica. Nei testi delle E.Mail e delle Chat compaiono sempre più frequentemente gli Emoticons, espressioni facciali realizzate mediante una insolita composizione dei segni di punteggiatura.
Le emoticon di Microsoft Messenger
Nei computer il movimento dell’uomo è diventato un fenomeno descrivibile e riproducibile in forma digitale: attraverso la tecnologia Motion Capture i gesti vengono registrati da sensori collocati nei punti chiave degli arti. I gesti vengono memorizzati nella forma di file utilizzabili per “scrivere i gesti” di un racconto, vere proprie lettere corporee per gli autori digitali.
Interfaccia di Motion Capture in 3DS MAX
Traendo spunto dalle classificazioni indiane, i gesti di Mimicon vengono suddivisi secondo i seguenti fuochi corporei: le mani, il volto, la figura. Le espressioni delle mani possono assumere più significati, in relazione a fattori esterni: “indicare” può divenire “schiacciare” o “penetrare”. La mimica facciale è in primo luogo un veicolo di espressioni emotive e istintive. I gesti della figura intera possono essere posture fisiologiche, azioni operative, segnalazioni interpersonali. La frase gestuale è costituita da due o più azioni e relazioni, che possono essere simmetriche (l’abbraccio) o di senso opposto (attacco e difesa), attive o passive, consapevoli o istintive. Dalla interazione tra i gesti deriva una scena di senso compiuto. Dopo tre millenni di predominio della parola, basato sui codici convenzionali dell’alfabeto, con l’avvento dei media interattivi la gestualità è tornata ad essere un elemento integrante nella costruzione e nella diffusione della conoscenza.
Mimos. Second Life installation. Carraro 2007.