L’intervista a Gualtiero Carraro parte dal caso della simulazione della voce del segretario di Stato USA Rubio per esplorare le complesse implicazioni in ambito sociale, mediatico e culturale dell’ “Imitation Game” dell’Intelligenza Artificiale. Sin dalla prima definizione di Alan Turing, fa parte della natura dell’AI imitare l’uomo. Ma se da un gioco o da una forma di intrattenimento si passa alle fake news, alle truffe e alle violazioni della sovranità di stati, il gioco si fa sempre più serio. Siamo in un far west dove non si sono ancora chiariti e regolamentati i rischi derivanti dalle simulazioni sempre più realistiche, ad esempio di venditori, medici, professori, ma anche di cari defunti o futuri giocattoli umanizzati. Serve una nuova forma di intelligenza umana, adattata al nuovo ecosistema culturale, educativo e mediatico in cui l’AI diventa un elemento cruciale.
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