Un progetto di ricerca, discussione e condivisione sull’Italia nel 2050.

Italia 2050 è un progetto multidisciplinare di Carraro LAB dedicato al futuro dell’Italia, che raccoglie e commenta le previsioni dei principali osservatori internazionali sull’evoluzione di vari comparti nei prossimi anni, per poi focalizzarle sul nostro paese. 

Si tratta di una raccolta di analisi ufficiali sulle prospettive pluriennali in vari campi, basate su fonti scientificamente autorevoli sullo scenario complessivo, dal clima alla demografia, dalla tecnologia all’economia…

In un momento critico come questo, con una grande crisi ormai alle spalle, e il recovery plan in arrivo, è fondamentale comprendere le grandi direttrici in atto per prendere decisioni ponderate e di ampio respiro.

Pensare al futuro è una disciplina rischiosa, ovviamente esposta a errori di valutazione, ma necessaria in un momento di grandi trasformazioni come questo, che necessita capacità di previsione, di pianificazione e innanzitutto di innovazione.

Mentre molte analisi internazionali cercano di delineare i megatrend a livello globale, poco è stato scritto sul nostro paese, che è scarsamente incline a pensare al futuro. E’ invece fondamentale immaginare l’Italia in prospettiva, a lungo termine, se si vuole uscire da una spirale di declino che deriva anche da una mancanza di visione del futuro. In questo testo cerchiamo di collocare il nostro paese nei megatrend globali, individuando i rischi e le opportunità peculiari dell’Italia.  

I TEMI OGGETTO DI ANALISI

Il progetto si svilupperà attraverso diversi articoli dedicati ai temi emergenti dei prossimi 30 anni:

Diffusione del digitale.
Automazione e accelerazione tecnologica.
Invecchiamento della popolazione e calo demografico.
Cambiamenti climatici
Transizione energetica e sostenibilità.
Lavoro
Turismo
Geopolitica
Nuovi media: Realtà virtuale e Aumentata
Educazione, ricerca, innovazione.
Competizione per le risorse ed economia circolare
Democrazia
Cultura

CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE

Immaginare l’Italia nel 2050 è uno sforzo necessario se vogliamo uscire dalla crisi pandemica, dalla stagnazione strutturale e costruire solide radici per una crescita sostenibile. Abbiamo certamente dei problemi paese, da decenni non cresciamo, accumuliamo debito pubblico e alcune criticità come quella demografica o ambientale sono destinate a peggiorare.

Ma abbiamo anche grandi opportunità di mantenere la prosperità conquistata nel secondo decennio del XX secolo, in cui l’Italia ha stupito il mondo con uno sviluppo straordinario, sia economico che culturale e sociale. Occorre un nuovo scatto che rilanci il nostro paese in avanti, come accadde nel dopoguerra. Come allora, probabilmente, beneficiando del positivo contesto geopolitico occidentale.  Non si può avere paura del futuro, occorre immaginarlo, e sognarlo; come per l’unificazione del paese nel secolo XIX, il sogno è stato un “mito operativo” poi divenuto realtà.

In sintesi è possibile identificare alcune grandi tendenze globali condivise da tutti gli osservatori internazionali, che possono guidarci nell’identificare un possibile futuro per l’Italia.

Il riscaldamento globale colpirà anche il nostro paese, e vanno subito intraprese strategie di mitigazione e di adattamento, che riguardano le aree montuose, le coste, le colture, le aree urbanizzate.

Il trend demografico al calo delle nascite e all’invecchiamento della popolazione nei paesi avanzati è certo, e va considerato con strategie specifiche. La forte futura crescita dell’Asia, e di altre aree emergenti è chiara a tutti, e occorre capire come agganciarla, sfruttando l’aumento rilevante di una nuova classe media e di classi abbienti in quei paesi, potenziali nuovi clienti per il made in italy.

L’export utilizzerà sempre più il digitale, e su questo l’Italia deve accelerare. Il mediterraneo sarà sempre più rilevante per il commercio con L’Asia, e l’Italia deve sfruttare la sua posizione sulla nuova via della seta, che non deve essere unidirezionale.

La sostenibilità, come l’economia circolare, sono fondamentali non solo per salvare il pianeta, ma anche per evitare futuri conflitti per risorse sempre più scarse. La competizione per le risorse, e la crescita delle capacità militari di molti paesi, potranno creare situazioni critiche, e l’alleanza atlantica resta una garanzia per la sicurezza del paese.

In generale ci sono aree del mondo più a rischio di noi, come i paesi arabi, che saranno duramente colpiti duramente da riscaldamento climatico e transizione energetica, che sono costretti a cambiamenti ancora più radicali.  La transizione energetica potrebbe colpire la Russia, che potrebbe però reagire e grazie al riscaldamento diventare il granaio del mondo. Le modifiche climatiche stanno già colpendo duramente molti paesi in via di sviluppo, si parla di 30 milioni di nuovi affamati nel 2021. L’Italia non fa e non farà parte di questi. Deve però diventare più competitiva, soprattutto nelle tecnologie avanzate, e in particolare nel digitale, digitalizzando la sua leadership culturale tradizionale. Non si può pensare di competere con gli USA o la CINA nelle tecnologie digitali di base, per cui vanno individuati comparti nuovi e distintivi in cui si può intraprendere una via italiana al digitale.

Gli USA si stanno dimostrando più capaci di rinnovarsi e competere, ed é probabile che l’UE resterà nella sfera americana, compreso quella digitale in una probabile frammentazione di Internet in sfere di influenza, ma non può più subire passivamente questa la posizione.

Per l’Italia, in un contesto in cui l’UE stesso perde rilievo geopolitico ed economico, in declino demografico, con il turismo messo a rischio da possibili pandemie, e la desertificazione che puó peggiorare la produzione agricola, con i limiti di investimento dati dal debito pubblico, ci sono problemi rilevanti nei prossimi decenni.

L’Italia secondo quasi tutti gli osservatori perderà posizioni nella classifica delle economie mondiali, di fronte a paesi demograficamente più consistenti e con tassi di crescita più elevati. Ma non è detto che questo significhi perdita di benessere; come nel Risorgimento e nel dopoguerra, l’Italia può reinventarsi un ruolo nel mondo, ricostruire un sogno, sognare una Italia nuova che rinnovi un grande paese nel XXI secolo . E il modo più semplice e concreto per sognare l’Italia è progettare la sua trasformazione digitale.  

Al momento l’UE resta anche ai margini dall’industria digitale mondiale, ed è fondamentale sfruttare le risorse del recovery plan per costruire asset digitali europei, nel breve e medio termine, ma anche pensando al 2050.

FONTI INTERNAZIONALI

Le fonti selezionate e commentate sono espressione di enti di ricerca, organismi pubblici internazionali, grandi società private di consulenza, esperti specializzati in vari temi.

Tra di essi citiamo innanzitutto:

United Nations 17 goals

https://sdgs.un.org/goals

ESPAS (european Strategy and Policy Analysis System) Tendenze globali fino al 2030: l’UE sarà in grado di affrontare le sfide future?

https://espas.secure.europarl.europa.eu/orbis/sites/default/files//generated/document/en/espas-report-2015it.pdf

Il Nuovo Futuro. The european House . Ambrosetti

https://www.ambrosetti.eu/wp-content/uploads/TECH_2020_Paper_DEF_200526.pdf

Global trends 2040. A PUBLICATION OF THE NATIONALINTELLIGENCE COUNCIL

MARCH 2021

https://www.dni.gov/files/ODNI/documents/assessments/GlobalTrends_2040.pdf

PROGETTI, RICERCHE E PUBBLICAZIONI DI CARRARO LAB SUL FUTURO

Meraviglie del XXI Secolo. Enciclopedia multimediale del futuro di Focus. Grùnher & Jahr, a cura di Gualtiero e Roberto Carraro e Paolo Parlavecchia. L’opera ha vinto 2 premi internazionali a Lugano e all’Ile del la Reunion, nel 2005

TEDxLakeComo — Roberto Carraro – From multimedia to multisensory digital experience. Como, 2011

Conferenza “Futuro digitale prossimo venturo” di Gualtiero Carraro alla Biblioteca di Lugano, 2017

CD ROM “XXI SECOLO” – il Corriere della Sera – powered by CISCO SYSTEMS. Milano. 2000. A Cura di Gualtiero e Roberto Carraro

Viaggio nel futuro. Informatica, cultura,, multimedia. Gualtiero e Roberto Carraro, Edizioni Apogeo, A cura di Risani M. Milano, 1992; pp. 288, ill.

GRANDI MOSTRE SULL’INNOVAZIONE NEGLI ANNI ’90

Il ruolo di advisor tecnologici è stato svolto da Gualtiero e Roberto Carraro negli anni ’90, per conto di diversi eventi fieristici: Smau, Abacus, Mifed.

Da segnalare la giuria del Premio Smau Industrial Design, le mostre istituzionali di SMAU, dedicate alle tendenze future della società dell’informazione:

  • MOBILE LIFE
  • VILLAGGIO GLOBALE
  • CITTA’ DELLE RETI
  • PIAZZA DELL’INFORMAZIONE

Nel contesto della manifestazione Abacus, curata da G. Carraro sono stati presentate per la prima volta al pubblico diverse innovazioni tecnologiche: i primi telefoni mobili in vendita al pubblico nel 1990, la prima installazione di Home Automation in Italia, il primo programma TV interattivo, i primi CD ROM multimediali educativi.

INNOVAZIONI INTRODOTTE DA CARRARO LAB

Oltre a pubblicazioni e conferenze sul futuro e l’innovazione, l’attività di ricerca di Carraro LAB si è tradotta in concreto in numerose case history che hanno anticipato tendenze emergenti, tra le quali:

La prima applicazione di massa della Virtual Reality in Expo (2015)
La prima APP italiana per Samsung GEAR VR (2014)
Progetto di Ricerca Astute su Augmented Vision e Connected Car (2012)
L’unica APP italiana presentata da Steve Jobs: Roma VH (2011)
La prima APP italiana per iPad: iDante (2010)
Il primo street view al mondo, per PG Visual (2006)
La prima video directory aziendale: videoazienda Telecom Italia(2005)
Il primo videolibro su DVD: La Divina Commedia DeA (2005)
La prima Enciclopedia multimediale del futuro per Focus (2004)
La prima sperimentazione di TG Interattivo, per RAI (1995)
Il primo CD ROM multimediale italiano, “il Pianeta e la Parola” (1990)
Il network planetario dell’arte, alla Biennale di Venezia (1986)