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Intervento di Roberto Carraro al PDF 2019

Il prossimo Internet: 3D e mediazione culturale

Partiamo dalla definzione di web 3.0 della Enciclopedia Treccani:

Web 3.0 <u̯èb …>. –è caratterizzato da una maggiore consapevolezza, e conseguente superiore controllo, dei fruitori riguardo i contenuti e dall’evoluzione grafica dal 2D al 3D. 
I principali aspetti evolutivi del web 3.0 possono essere individuati come segue: 

Web semantico in cui i contenuti non sono più costituiti da pagine HTML ma da un database sottostante che permetta ricerche più approfondite e accurate

Web 3D: maggiore capacità di calcolo e nuovi algoritmi volti alla costruzione di ambienti 3D realmente utilizzabili (evoluzione di quello che è stato il tentativo di Second Life).

Il web 3.0 viene collegato al concetto di Metaverso.

Le 3 fasi del web

Il web 1.0 era caratterizzato da un utilizzo della rete in modalità punto-multipunto unidirezionale, tipica dei mass media tradizionali: l’editore pubblica e trasmette il contenuto a utenti passivi

Nel web 2.0 la rete punto-punto diventa bidirezionale: gli utenti interagiscono e sono anche fonti.

Nel web 3.0 nasce l’esigenza di una  mediazione digitale su Internet contenuti curati da community. si collocano al di sopra dei siti web e dei social media delle Global Internet Company

La 3 fasi del web 1.0, 2.0, 3.0

La caratteristiche delle 3 fasi del web 1.0, 2.0, 3.0

I protagonisti del web 1.0, 2.0, 3.0

Dopo una prima fase di sviluppo in ambito scientifico, a partire dal CERN in cui Berners Lee inventa il web nel 1989, con la New Economy grandi operatori privati,  le Global Internet Company, prendono il controllo della rete.

tendenze e protagonisti del web 1.0, 2.0 e 3.0

tendenze e protagonisti del web 1.0, 2.0 e 3.0

Il web 3.0 – verso una nuova qualità dei contenuti in rete

I contenuti disponibili in rete rappresentano potenzialmente una risorsa straordinaria per la formazione e crescita culturale, ma per un singolo utente è oggettivamente difficile trovare le informazioni migliori, spesso confuse in miliardi di pagine Web e social, che contengono anche fake news e contenuti di pessima qualità.
La ricerca di informazioni utili e qualitative rischia di essere faticosa e dispersiva, in assenza di strumenti adeguati di filtro, selezione e segnalazione pertinente.
Anche l’accesso alla rete presenta diversi rischi e necessita di una mediazione culturale.

Il Web 3.0 – la content curation

La sfida è aumentare la disponibilitá di contenuti di qualitá, trasformando i device digitali disponibili a tutti e utilizzati quotidianamente, come gli smartphone, da strumenti di distrazione di massa a strumenti di crescita civile e culturale.

Lo strumento tecnologico e il metodo per realizzare questo obiettivo è la CONTENT CURATION.

Nel Web 3.0 può nascere una comunità culturale ed educativa in rete che favorisca lo sviluppo di un nuovo livello nella qualità dei contenuti On Line, al di sopra dello standard Web 1.0  e2.0 dei social media, delle piattaforme di videosharing e dei motori di ricerca.

Web 3.0: internet in 3D

Fin dai suoi albori, il web è stato immaginato come un ambiente 3D:

non a caso buona parte delle parole chiave relative alla rete sono evocazioni spaziali e tridimensionali: “sito, portale, navigare, virtuale…”.

Tuttavia il World Wide Web è stato finora principalmente un contesto 2D, una infinita rete di pagine piatte collegate tra loro da link ipertestuali. Anzi, con l’avvento degli smarphone e dei social nella fase Web 2.0 la tendenza al “flat design” ha rappresentato il filone dominante.

Oggi le cose stanno cambiando.

l’affermazione delle tecnologie di realtà virtuale e aumentata sta aggiungendo la terza dimensione alla user experience di Internet.  Inoltre i player globali del digitale hanno concordato una serie di standard tecnologici che abilitano lo sviluppo di Internet 3.0.

Dalla evoluzione delle tecnologie di realtà virtuale e aumentata si sono affermati nuovi standard per Internet in 3D, tra cui:

•Web VR  (virtual reality),
•Web AR (augmented reality),
•Web XR (mixed reality).

Stiamo andando verso lo SPATIAL WEB, in grado di offrire esperienze sia in mondi fisici mappati digitalmente che in mondi virtuali di nuova creazione.

Con l’affermarsi di tecnologie indossabili, occhiali intelligenti, interfacce AR/VR e IoT, lo Spatial Web si integrerà perfettamente nel nostro ambiente fisico

Ad ogni oggetto reale si sovrapporranno copie digitalmente avanzate (digital twins) e mondi virtuali completamente immaginari.

Approfondisci:

– il laboratorio del web 3.0 immersivo

– La nuova mediazione culturale in rete