VIRTUAL REALITY THERAPY

Prevenzione, diagnosi, terapia, riabilitazione

supportate dalla Realtà Virtuale

 By Carraro LAB e  Video Game Theraphy

COSA SONO LE DIGITAL & VIRTUAL THERAPEUTICS: 

 Le terapie in Realtà Virtuale appartengono all’ambito delle Digital Therapeutics, interventi medici basati sulle tecnologie dell’informazione per migliorare:

  1. la prevenzione
  2. la diagnosi
  3. il trattamento delle malattie

Le Digital Therapeutics sono trattamenti validati clinicamente per la cura di numerose patologie. Il trattamento si basa su cambiamenti comportamentali e dello stile di vita generalmente stimolati da una raccolta di dati digitali. Un aspetto rilevante delle Digital Therapeutics è il “paziente connesso”: i dati vengono raccolti On Line e analizzati sia per il monitoraggio dello stato di avanzamento che come misura preventiva.

 

GAMIFICATION E REALTA’ VIRTUALE

La componente ludica, insita nella realtà virtuale, è un fattore premiante per la psicoterapia: l’attività di “gioco” permette ai pazienti di esprimere inconsciamente degli aspetti del proprio mondo interno ed esterno.

Il team di Video Game Theraphy ha sviluppato un approccio psicoterapeutico legato ai videogiochi. Il metodo e i principi vengono illustrati nel libro “Dentro il videogioco, viaggio nella psicologia del videogioco e nei suoi ambiti applicativi” (a cura di Francesco Bocci, Ananke, 2019). Gualtiero Carraro ha curato il capitolo dedicato alla realtà virtuale. La valenza emotiva che un videogioco suscita in un utente, viene utilizzata dallo psicologo come strumento di lavoro. La psicoterapia videoludica è composta da fasi specifiche, che introducono elementi sia psicoeducativi che di riflessione interpersonale e intrapersonale, atte a promuovere insight.

E’ ideale per i ragazzi, ma accessibile anche a utenti di età superiore a quella infantile.

I SERVIZI OFFERTI

Carraro LAB e VGT – VideoGameTherapy hanno sviluppato una gamma di servizi per la Virtual Reality Theraphy:

–          Introduzione assistita di percorsi terapeutici che utilizzano strumenti e applicazioni esistenti e testate con  visori di Virtual Reality

–          Psicoterapia basata sulla Video Game Theraphy, anche con strumenti tradizionali (videogame da PC e Mobile)

–          Ricerca e sviluppo di applicazioni di Virtual Reality e Digital Therapeutics, realizzati affiancando equipe scientifiche e  mediche (il team di Carraro LAB ha sviluppato ad esempio l’applicazione NYMBL , già applicata in ambito clinico in UK  e negli USA, dedicata alla diagnosi e prevenzione dei problemi legati alla perdita dell’equilibrio, responsabili di cadute e gravi traumi nella terza età)

–          Formazione dei medici in realtà virtuale. Il training è uno degli ambiti applicativi più efficaci della realtà virtuale. Carraro LAB ha realizzato diversi corsi in realtà virtuale per la prevenzione, la sicurezza e la percezione del rischio. Gualtiero Carraro ha tenuto corsi sull’etica medica e l’intelligenza artificiale per l’ordine dei Medici

Persone anziane durante una esperienza di gamification in realtà virtuale

Persone anziane durante una esperienza di gamification in realtà virtuale

PATOLOGIE TRATTATE CON LA REALTA’ VIRTUALE

Indichiamo le principali patologie trattate con la Realtà Virtuale, e gli istituti medico-sanitari che hanno già sviluppato sperimentazioni.

 

RIABILITAZIONE DA DANNI NEURALI E DISTURBI MOTORI

Nella riabilitazione la realtà virtuale viene adottata, integrata con servomeccanismi robotici, per promuovere l’esercizio delle funzioni compromesse attraverso attività con livelli di difficoltà graduabili atti a gestire, superare, ridurre o compensare i deficit.

il paziente si esercita a svolgere i compiti richiesti e ad orientarsi in ambienti simulati.

La capacità della realtà virtuale di “ingannare” i sensi viene utilizzata nella riabilitazione a seguito di danni neurali. Vengono trattati ad esempio disturbi motori conseguenti a ictus e Parkinson. Un protocollo riabilitativo si serve della realtà virtuale per aiutare i bambini con deficit neuromotori (emiparesi). (Centro IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano)

 

 

Dispositivo medico per la riabilitazione in realtà virtuale

Dispositivo medico per la riabilitazione in realtà virtuale

FOBIE

La realtà virtuale viene adottata per affrontare le fobie (Centro Medico Santagostino). Il percorso psicoterapeutico prevede una interazione a livelli crescente: il paziente si abitua gradualmente ad affrontare e gestire i sintomi fobici.

Senso delle vertigini in realtà virtuale

Senso delle vertigini in realtà virtuale

Ecco una serie di fobie trattate con la realtà virtuale:

  • Paura di volare
  • Paura delle altezze, vertigini
  • Fobie di animali (ragni, serpenti, insetti…)
  • Agorafobia
  • Paura di parlare in pubblico
  • Paura da performance, esame
  • Paura di guidare
  • Paura degli aghi
  • Claustrofobia
  • Paura del buio

 

DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS

La realtà virtuale è stata introdotta per il trattamento del disturbo post-traumatico da stress.

La simulazione è basata sull’idea di restituire al paziente tutte le emozioni che hanno provocato il trauma, ma questa volta gradualmente e al sicuro nello studio del terapeuta.

ALZHEIMER

Simulazioni virtuali, realizzate anche in forma videoludica, vengono utilizzate per:

  • riconoscere il morbo di Alzheimer
  • tenere allenata la mente migliorano lo strato di salute rallentando l’avanzamento della malattia

La realtà virtuale viene utilizzata anche per altre forme di declino cognitivo e per patologie degenerative. Il metodo è risultato più efficiente rispetto a quello riabilitativo tradizionale (Istituto Auxologico Italiano).

TERAPIA DEL DOLORE

Diversi studi confermano che la Realtà Virtuale può essere fonte di distrazione durante trattamenti farmacologici dolorosi. La realtà virtuale viene utilizzata nei pazienti oncologici per alleviare malessere e dolore durante la chemioterapia.

Sono state sviluppate sperimentazioni anche con le partorienti.

E’ stata riscontrata una riduzione media del 24% del dolore percepito in fase pre-operatoria e post-operatoria. (Ospedale Universitario Cedars-Sinai di Los Angeles).

AUTISMO E REALTA’ VIRTUALE

L’applicazione della realtà virtuale nei soggetti con disturbi dello spettro autistico si basa sulla simulazione modulata e progressiva di esperienze reali. L’utente che ha problemi di interazione con altre persone o contesti specifici si abitua gradualmente ad affrontarli nella realtà virtuale. E saprà meglio gestire le situazioni analoghe nella vita reale. (UWE di Bristol)

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE E IMMAGINE CORPOREA NEGATIVA

Per i disturbi del comportamento alimentare, ad esempio l’anoressia nervosa, in aggiunta al trattamento farmacologico e alle tecniche cognitive viene affiancata la realtà virtuale, che può modificare un’immagine corporea negativa (Casa di Cura “Villa Santa Chiara” di Verona).

Vengono poste a confronto due immagini corporee:

  1. quella reale, ottenuta dalla misurazione oggettiva del corpo del paziente,
  2. e quella che il soggetto percepisce, derivante cioè da come il paziente si vede.

Nel trattamento dell’obesità, a un anno dalla terapia, i pazienti che avevano sperimentato la realtà virtuale riuscivano a mantenere il peso perso in percentuale quasi cinque volte superiore rispetto a chi aveva seguito solo un trattamento dietetico (Istituto Auxologico Italiano)

 

 

LIMITI E RISCHI DEI VIDEOGAME E DELLA REALTA’ VIRTUALE

 

GAME ADDICTION – RISCHI REALI E VIRTUALI

La game addiction (dipendenza dai videogiochi) crea disturbi nelle relazioni sociali e sulle performance scolastiche. Vanno segnalati rischi rilevanti come:

  • Blue Whale (un social game che porta alla istigazione al suicidio),
  • Cyberbulling (bullismo on line)
  • il fenomeno Hikikomori, tipico dei ragazzi giapponesi che vivono in disparte, rinchiusi nelle loro stanze.

Il dosaggio della realtà virtuale è da tenere sotto controllo. Sono da preferire esperienze virtuali brevi, mirate ed efficaci.

PAZIENTI NON IDONEI PER LA VIRTUAL REALITY

La realtà virtuale non viene consigliata in alcune tipologie di pazienti:

  • affetti da gravi patologie cardiache
  • tossicodipendenti
  • affetti da epilessia
  • con problematiche riguardanti la percezione della realtà, ad esempio pazienti psicotici

 

PRINCIPI E METODI: PERCHE’ LA VIRTUAL REALITY IN MEDICINA

 

L’INTERAZIONE MULTISENSORIALE E CORPOREA

La realtà virtuale è una esperienza multisensoriale e interattiva:

MULTISENSORIALE: l’ambiente virtuale viene percepito attraverso:

  • la vista
  • l’udito
  • il tatto
  • la cinestesi

 

DINAMICA: interagisce con movimenti di corpo, testa, mani e arti. Possono essere utilizzate, oltre ai visori di realtà virtuale, interfacce speciali che permettono all’utente di toccare, spostare, manipolare o modificare oggetti virtuali come fossero reali:

  • Guanti virtuali,
  • arti virtuali, servomeccanismi
  • controller, joypad, ecc…

Un esempio emblematico di percezione virtuale sono le vertigini, che un soggetto prova in una simulazione virtuale dell’altezza e del precipizio.

 

LA REALTA’ VIRTUALE CREA ESPERIENZE EFFICACI NELLA VITA QUOTIDIANA

La capacità di simulare realtà con un notevole realismo (visivo, acustico, dinamico) consente alla realtà virtuale di far credere al cervello informazioni artificiali. La realtà virtuale può quindi “ingannare“ il cervello, e anche per spingerlo oltre i suoi limiti. Possiamo indurre percezioni, ambienti, esperienze, modulando anche i diversi canali sensoriali.

Le esperienze virtuali vengono trasferite nel comportamento quotidiano delle persone. E’ questo il principio della Virtual Reality Theraphy.

REALTA’ VIRTUALE, DISABILITA’ E INCLUSIVITA’

La Realtà Virtuale è utile per i soggetti deboli, con difficoltà di socializzazione e diversamente abili. Per le persone con difficoltà motorie è una applicazione di grande impatto. Permette di vivere virtualmente esperienze non accessibili, ed è già stata applicata da Carraro LAB in diversi progetti finalizzati alla inclusività e accessibilità.

 

Senior woman using virtual realty headset at nursing home

Teletrasporto virtuale di una persona con disabilità motorie

 

UN AMBIENTE TERAPEUTICO SICURO E MODULABILE

La terapia e il training virtuale avvengono in un contesto sicuro e controllabile. Ciò è ideale per simulare fobie e situazioni pericolose, senza correre rischi.

La creazione di moduli, a complessità e difficoltà crescente, permette di sviluppare percorsi terapeutici per la riabilitazione e il condizionamento comportamentale.

PROIEZIONE NEL CORPO – E NELLA MENTE – DI SE’ E DEGLI ALTRI

La realtà virtuale permette di mettersi nelle condizioni altrui.

Si abilitano applicazioni i diversi ambiti:

  1. rieducazione motoria
  2. violenza sulle donne
  3. immagine corporea negativa
  4. rapporto tra generazioni
  5. bullismo

Ciò modifica l’atteggiamento delle persone verso il problema che hanno vissuto.

AVVERTENZE: IL DOSAGGIO DELLA REALTA’ VIRTUALE

Aggiungiamo una osservazione: come un farmaco, la realtà virtuale deve essere usata nelle dosi corrette, non bisogna esagerare. Pharmakon, in greco, è una parola ambigua, che può designare sia un veleno sia una medicina. Trattandosi di strumenti molto potenti, devono essere utilizzati nelle modalità corrette.  Il minutaggio delle esperienze terapeutiche (ma non solo terapeutiche) di realtà virtuale deve essere breve e controllato.

Vedi anche nel sito Carraro LAB; realtà virtuale  e supersensi. psicologia dei videogiochiVR per persone diversamente abili, educazione immersiva.