Navigare nelle informazioni in forma immersiva è una esperienza destinata a diventare sempre più comune, passando dal vissuto emotivo dei videogiochi a forme sofisticate di conoscenza e apprendimento virtuale, gli immersive book. Immersive Book è un format tecnologico interattivo in cui la fruizione dei contenuti avviene in forma coinvolgente, come se si fosse immersi in un ambiente a 360°. Il gruppo di ricerca di Telecom Design ha un rilevante know how sulle tecnologie immersive; va considerato che ha sviluppato la tecnologia di navigazione stradale prima di Google. Nel 2006 Telecom Design con il partner Geomondo pubblica su PagineGialle.it rilievi immersivi in 10 città italiane, anticipando Google street view. A differenza di Google, i rilievi immersivi di Telecom Design hanno sviluppato una sensibilità estetica e una integrazione con i contenuti multimediali che li rende molto più adatti all'uso editoriale.
Il team di ricerca di Carraro Lab da molti anni sperimenta il linguaggio immersivo in chiave editoriale. Fin dai tempi di QuickTime VR le foto a 360° sono state utilizzate in varie pubblicazioni, come l'innovativa Pompei Virtual Tour de Agostini, o il gioco Omnia Planet. Negli anni successivi la piattaforma Visual Italy offre una navigazione immersiva della Regione Lombardia e dell'intera Italia, per il portale italia.it. Visual Lombardia presenta una cartografia della regione con la proposta di atterraggio in numerosi Punti di Interesse, alcuni dei quali di eccezionale valore culturale, come Palazzo Te a Mantova, la Certosa di Pavia, Il Duomo di Milano o il Sacromonte di Varese. I tour virtuali del Portale Italia sviluppano un vero e proprio racconto immersivo del Belpaese, con testi scritti ad hoc, che in Italiano ed in inglese commentano siti eccezionali, come Le isole Eolie, il Monte Bianco, Il golfo di Orosei, le tre cime di Lavaredo, Le grotte di Capri.
Roma Virtual History è stata la prima App che, grazie alla tecnologia Bubble Viewer, ha portato la realtà immersiva su iPad. Questa caratteristica sorprendente ha fatto sì che Steve Jobs scegliesse Roma Virtual History tra le App più emblematiche nella presentazione di iPad2, nel 2011. Davanti alla App Jobs dice che "allarga la tela", ampia lo spazio percettivo, ed in effetti Bubble Viewer trasforma il tablet in un visore immersivo che ci inserisce in un mondo digitale a 360°. La collana Virtual History, pubblicata da Mondadori, sviluppa alcuni format immersivi. Roma e Firenze sono visitabili virtualmente attraverso vari ambienti immersivi, sia fotografici, come la veduta dal campanile di Giotto, che virtuali, come la veduta di Roma antica ricostruita, o simulazione dell'esperimento di Brunelleschi in piazza del Duomo nel XV secolo.
Bubble Viewer, tecnologia creata da Fulvio Massini e Gualtiero e Roberto Carraro e brevettata dall’azienda italiana Applix, crea attorno a noi una bolla virtuale, un ambiente immersivo che attiva nuove relazioni ergonomiche tra il mondo digitale e quello reale. Con Bubble Viewer iPad diventa una sorta telescopio in grado di esplorare altri Second World elaborati dalla cultura e dalla creatività attorno a noi. Nell’habitat immersivo si proietta attorno a noi una bolla virtuale, che attiva nuove relazioni ergonomiche tra il mondo digitale e quello reale. Attraverso un tablet o uno smartphone già oggi abbiamo in mano il mondo, e possiamo richiamare mondi multisensoriali che prendono forma attorno a noi. Un ambiente immersivo a 360°, se geoposizionato e correlato ad una bussola digitale, può essere messo in relazione al contesto, rendendo possibili applicazioni tipiche della realtà aumentata. In un preciso punto di fronte al Colosseo o a Castel Sant'Angelo si potrà quindi confrontare l'attuale visione del monumento con il suo aspetto originario, guardandoci attorno a 360° sia nel presente che nel passato. La tecnologia Bubble viewer, basandosi su fotografie a 360° geoposizionate, permette una perfetta sovrapposizione tra la fotografia del sito presente e la sua ricostruzione virtuale nel passato.
L'uso della realtà aumentata in relazione alle pubblicazioni cartacee apre nuove prospettive all'editoria. Il tradizionale supporto cartaceo, di innegabile fascino, può diventare multimediale e connesso alla rete. Le soluzioni sono infinite, come la traduzione del testo, che può essere recitato da uno smartphone o da smart glass, l'animazione di illustrazione, l'apparizione di personaggi o ambienti tridimensionali sopra le pagine del libro. L'uso di QR code e Il riconoscimento visivo delle illustrazioni, dell'impaginato o del testo permette di collegare ad una pagina ogni tipo di contenuto multimediale. La App di Robi realizzata per la collezione del robot deAgostini fa apparire il personaggio in 3d e animato sopra i vari fascicoli della serie.